Conte: “Possibile lavorare ancora con il Pd, ma saremo intransigenti”.

Il leader M5S: “I sondaggi ci danno in crescita ma è improbabile realizzare un governo monocolore”.

ROMA – Pd e M5S potranno collaborare ancora al governo? “In politica pensare di governare da soli è un’ambizione molto elevata“. Così il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, intervistato da Lucia Annunziata per ‘Mezz’ora in più’. Secondo il presidente pentastellato, “stiamo risalendo nei sondaggi ma realizzare un monocolore M5S è improbabile“.

Quindi, ammette Conte, “nella prospettiva ci può stare di lavorare con altre forze politiche“. Che però avvisa: “Le delusioni provate ci rendono ancora più prudenti e intransigenti, se ci siederemo a un tavolo avremo condizioni ancora più chiare del passato”.

CONTE: “CENTRODESTRA INADEGUATO MA DEMOCRAZIA NON A RISCHIO”

Anche perché un governo di centrodestra per il leader M5S è una prospettiva da evitare: “Gran parte del programma del centrodestra è inadeguato, alcune soluzioni sono proprio strampalate. Per esempio l’offerta del lavoro ai giovani che se rifiutano vengono sanzionati”. Conte mette però un freno alle accuse di autoritarismo: “Però il centrodestra non è un problema per la democrazia, li voglio battere con le idee non con lo spauracchio del fascismo”.

CONTE: “M5S NON ABBASTANZA POTENTE PER IL MEETING DI RIMINI”

Il presidente pentastellato commenta anche il mancato invito all’annuale meeting di Rimini organizzato da Comunione e Liberazione: “Evidentemente io e il M5S non siamo potenti o accreditati per poter partecipare a un incontro dove sono stati invitati tutti i leader. Spero non sia fortunato per chi la utilizza”, conclude Conte.

LA PRECISAZIONE SU FACEBOOK: “COL PD NON CI SEDIAMO NEMMENO”

“Mi spiace deludere qualche titolista, qualche giornale, ma credo che il mio pensiero sia stato forzato e travisato“, scrive in seguito Conte su Facebook. “Oggi ho dichiarato che mi auguro di governare da solo ma che so anche quanto sia improbabile poter avere un governo con una sola forza politica. A proposito del dialogo con altre forze politiche come il Pd, a precisa domanda ho risposto che le delusioni che abbiamo incassato ci porteranno ad essere molto più prudenti e intransigenti sul rispetto delle nostre condizioni e dei nostri valori. L’esperienza maturata deve farci ancor più riflettere”.

“Mi sembra evidente, peraltro – osserva il leader pentastellato – che ad oggi il Pd abbia preso un’altra strada rispetto alla nostra e alle priorità di Governo che abbiamo condiviso nel Conte 2. Nelle condizioni attuali con i vertici nazionali del Pd folgorati dell’agenda Draghi non potremmo nemmeno sederci al tavolo. E noi i nostri valori, le nostre battaglie non li svendiamo. Lo abbiamo già dimostrato, senza paura di pagarne il prezzo”.

CONTE: “LETTA E MELONI LITIGANO IN PUBBLICO E SI ACCORDANO IN PRIVATO”

Oggi Conte è tornato anche sull’annuncio di un doppio confronto tra Enrico Letta e Giorgia Meloni, sul sito del ‘Corriere della Sera’ e a ‘Porta a Porta’, in vista del voto del 25 settembre: “Apprendo da un’intervista di Bruno Vespa che da tempo Letta e Meloni lavorano a un accordo per fare un confronto da soli, a lume di candela, in prima serata in Rai, servizio pubblico. Come fossero le uniche due alternative per il Paese il 25 settembre – scrive Conte su Facebook – Questo accordo è stato evidentemente portato avanti escludendo le altre forze politiche fra cui la mia, il Movimento 5 Stelle, che è numericamente il secondo gruppo del Parlamento“.

Il leader pentastellato prosegue: “Se – come si sostiene nell’intervista – Letta e Meloni hanno rinunciato alla loro mezz’ora in prima serata sul servizio pubblico per fare un’ora di confronto a due, allora a tutti deve essere concessa questa opportunità. Dico fin da ora che sono pronto a rinunciare alla mia mezz’ora di spazio e usare quei minuti per partecipare al confronto con gli altri leader al fine di informare correttamente i cittadini sulle alternative in campo alle elezioni”.

Conte approfitta “dell’occasione per accettare l’invito di Enrico Mentana del 23 settembre per un confronto con tutti i leader e non solo con i due che litigano in pubblico e si accordano in privato. Complimenti al direttore del tg di La7: la tv privata si offre al servizio pubblico in linea con una effettiva tutela della ‘par condicio’ e del diritto dei cittadini ad essere pienamente informati”, conclude il presidente M5S.

Agenzia DiRE  www.dire.it

 

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