Grillo dice no al terzo mandato. Di Maio: “M5s rischia di diventare il partito dell’odio”.

Alta tensione nel Movimento 5 stelle: Di Maio travolto dalle polemiche dopo l’attacco a Conte dice: “Ho solo aperto questioni, così diventiamo il partito dell’odio”.

I grandi uomini, quelli capaci di ‘grandi visioni’, sono sicuramente importanti. Ma le regole lo sono di più. E tra queste c’è anche la regola che prevede “il ricambio dei gestori prima che le imprese collassino“. Così Beppe Grillo mette la pietra tombale sulla questione della proroga di mandato. È una regola, scrive ancora Grillo in un lungo post sul blog del Movimento, che ha la fondamentale funzione di “prevenire il rischio di sclerosi del sistema di potere” o “di una sua deriva autoritaria“. Quindi è più importante dell’eventuale “sacrificio di qualche (vero o sedicente) Grande Uomo”.

L’intervento di Grillo arriva in una giornata già ad alta tensione per il Movimento è 5 stelle è molto alta. Dopo le frecciate di ieri a Giuseppe Conte, infatti, che ha ricevuto insulti per le sue parole, oggi il ministro degli Esteri Luigi Di Maio afferma: “Mi sono solo permesso di aprire alcune questioni. Così rischiamo di diventare il partito dell’odio”. E intanto torna di fatto ad attaccare Conte dicendo: “Non diamo grande prova di maturità politica quando strumentalizziamo il Presidente del Consiglio come abbiamo fatto ieri oppure quando ci vantiamo di aver prodotto il suo viaggio a Kiev che invece è frutto di una grande azione diplomatica del premier stesso”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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