IMPRESE. PRESENTATO A VITERBO IL CONSORZIO INDUSTRIALE DEL LAZIO.

GETTATE LE BASI PER L’INGRESSO DI NUOVI SOCI DALLA TUSCIA (DIRE) Roma, 24 mar. – Questa mattina il presidente del Consorzio Industriale del Lazio, Francesco De Angelis, insieme al vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori, ha incontrato amministratori e associazioni di categoria della Tuscia presso la Camera di Commercio di Rieti-Viterbo, sede di Viterbo. Con lui anche il Consigliere di amministrazione Maurizio Tarquini. Scopo dell’incontro, organizzato su iniziativa del presidente dell’ente camerale Domenico Merlani, quello di presentare finalità e mission del Consorzio, anche considerando l’interesse manifestato da numerosi attori della provincia di Viterbo di entrarne a far parte. Il Consorzio è nato di recente dalla fusione dei Consorzi di Roma-Latina, Frosinone, Rieti, Cosilam e Sud Pontino, mentre in Tuscia non era presente un ente di questo tipo. Ad aprire i lavori il presidente Domenico Merlani, che ha parlato del Consorzio come di uno strumento innovativo ed importante dal punto di vista economico. “Non potevamo non presentare questa nuova opportunità di crescita e di sviluppo al nostro territorio”, ha commentato ricordando come la Camera di Commercio di Rieti-Viterbo sia già socio del Consorzio.
A seguire ha preso la parola il consigliere regionale Enrico Panunzi: “È da tempo che sostengo la necessità di entrare a far parte del Consorzio. È una grande opportunità ed è un treno che passa. Parliamo di uno strumento strategicamente innovativo, perché la politica industriale del Lazio passerà attraverso questo veicolo”.
Saluti istituzionali del presidente della Provincia, Alessandro Romoli, che ha sottolineato l’importanza di saper fare squadra per il territorio e di sfruttare al meglio le risorse del Pnrr.
A presentare il Consorzio il presidente Francesco De Angelis: “È stato un percorso lungo, ma siamo stati tutti convinti per delle ragioni essenziali. Intanto perché più grandi siamo più forti. E poi siamo partiti bene, con una prima dotazione finanziaria sulle infrastrutture di circa 50 milioni di euro. E le infrastrutture sono fondamentali per sostenere le sfide economiche. Questo è un primo passo. Seguirà un investimento sulla digitalizzazione e un altro sulla bellezza delle aree industriali. Tutte sfide che ci renderanno più competitivi e appetibili. Il Consorzio nasce con i cinque Consorzi Industriali, nati con la Cassa del Mezzogiorno, ma oggi siamo un’altra cosa, grazie ad un progetto di riforma approvato in Regione. Oggi ci sono nuove sfide e siamo uno strumento utile per le imprese e per il territorio. Questa è la sfida. Punteremo molto sulla reindustrializzazione dei siti dismessi e sull’internazionalizzazione. E poi, soprattutto, il Consorzio diventa organismo intermedio di risorse, regionali e comunitarie.
Gestiremo un pacchetto di risorse interamente a disposizione delle imprese e dei territori. Viterbo ha bisogno del Consorzio e il Consorzio ha bisogno di Viterbo. Perché dobbiamo rappresentare tutto il Lazio. Siamo qui per aprirci alla provincia di Viterbo e già dal prossimo Cda lavoreremo a un disciplinare per far entrare nuovi soci. Della Tuscia e di tutto il Lazio. E lo dico ai sindaci: ci guadagnano le imprese, ma ci guadagnano soprattutto i territori. Perché il Consorzio diventa lo strumento per mettere in campo tante risorse per il territorio. È una scommessa, voluta fortemente dalla Regione Lazio e ci sono tutte le condizioni per poterla vincere insieme”.
A prendere la parola anche il Consigliere di amministrazione del Consorzio Industriale del Lazio Maurizio Tarquini: “Come Paese abbiamo delle criticità e delle debolezze. La globalizzazione è fondamentale, ma noi siamo troppo esposti a dipendenze da terzi, e gli ultimi avvenimenti non hanno fatto altro che confermacelo. Noi dobbiamo invece essere in grado di produrre beni e servizi. Da questo punto di vista l’idea avuta dalla Regione Lazio è profetica ed è necessario sottolineare come il Consorzio che nasce con cinque soci preesistenti è altro rispetto al passato. È necessario inoltre far capire che per fare un modello industriale la dimensione minima è quella regionale. E allora deve esserci uno strumento che gestisca questa politica industriale. Questo strumento può essere il Consorzio. Una dimensione regionale che serve perché se si deve fare impresa è indispensabile avere un interlocutore che risponda a tutte le domande. In questo siamo degli apripista e il Consorzio diventerà davvero forte se sarà rappresentato tutto il Lazio. Per una volta cerchiamo di essere noi l’esempio”.
A chiudere il vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori: “Quello del Consorzio è uno strumento che abbiamo messo a disposizione di una comunità. E da tempo ragioniamo con il presidente De Angelis di portarlo anche qui a Viterbo. Parliamo di uno strumento nuovo e non la somma di cinque vecchi, perché con il Consorzio ne abbiamo immaginato uno per rendere competitiva questa regione dal punto di vista economico-produttivo. Un punto unico di accesso per chi vuole investire nel Lazio. Oggi la competizione è su vasta scala e la dimensione di chi compete non è irrilevante. Certamente sfruttando al meglio le peculiarità di ogni singolo territorio.
Perché ogni provincia ha una caratteristica, ma noi dobbiamo metterla a sistema e sfruttarla al meglio per il bene di quel territorio. È interesse di tutti valorizzare queste esperienze e lo strumento del Consorzio serve proprio a questo. Ecco perché saranno attivate tutte le procedure per far entrare il territorio di Viterbo e Roma. Roma da sola non ce la fa, ma il Lazio senza Roma non va da nessuna parte. Dobbiamo darci almeno una dimensione regionale, con un sistema di area metropolitana regionale. Parlare di questo non vuol dire sognare, ma cambiare un modello di sviluppo, che noi troppo spesso abbiamo ancorato al passato, per tornare ad essere produttivi ed attrattivi. Quando immagino un futuro per questa regione non posso immaginarlo slegato. Restiamo a disposizione per facilitare l’ingresso di nuovi soci per rendere questo strumento sempre più competitivo dal punto di vista nazionale ed internazionale”.
Al termine sono seguiti diversi interventi, tra cui quello del presidente di Unindustria Viterbo, Sergio Saggini. “C’è bisogno di unione e non di frammentazione, come abbiamo già fatto con Unindustria qualche anno fa, diventando più forti. Noi oggi siamo fuori dal Consorzio per motivi storici, ma oggi abbiamo questa opportunità che non possiamo lasciarci sfuggire”, ha commentato quest’ultimo citando anche l’importanza di investire in bellezza nelle aree industriali, tra gli obiettivi del Consorzio, e invitando gli amministratori della Tuscia ad aderire. Interventi favorevoli anche del vicesindaco di Tarquinia Luigi Serafini, della presidente di Federlazio Tiziana Governatori e della segretaria della Cna Luigia Melaragni. Quest’ultima rassicurata sul sostegno alle imprese artigiane.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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