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Il costo dei carburanti continua a salire, situazione insostenibile

Rufa: “Abbiamo impegnato il Governo a sospendere l’esigibilità dell’accisa sul carburante”

Continua la corsa al rialzo dei prezzi dei carburanti spinta dalle quotazioni del petrolio in forte aumento. La disposizione degli USA di vietare l’importazione di petrolio, gas naturale e carbone dalla Russia, ha contribuito a far alzare ulteriormente la quotazione del greggio. “Una situazione insostenibile –ha commentato il senatore della Lega Gianfranco Rufapurtroppo stiamo pagando gli effetti collaterali del conflitto russo. A tal proposito c’è stata una posizione unanime del Senato che ha presentato una mozione che impegna il Governo a prendere decisivi provvedimenti”. “La crisi in Ucraina sta determinando un ulteriore shock energetico all’Europa, con particolare drammaticità per il nostro Paese,-si legge nella mozione- che già sta subendo in maniera importante gli effetti del caro energia quale minaccia concreta alla ripresa economica del Paese post Covid, si sta acuendo ulteriormente una situazione fortemente critica sui mercati internazionali delle materie prime che continua a spingere al rialzo i prezzi dei carburanti, e che sta mettendo in grande affanno la popolazione. I prezzi rilevati dal Ministero dello sviluppo economico tramite Osserva prezzi carburanti del Mise, riportano il prezzo medio della benzina a marzo 2022 pari a 1,953 mentre per il gasolio pari a 1,829. Ipotizzando il mantenimento di questi prezzi per i prossimi mesi dell’anno in corso, risulterebbe in un maggior gettito per lo Stato per benzina e gasolio nel 2022 rispetto al 2021, pari a 1,672 miliardi di euro, che si aggiungerebbero al maggior gettito determinato dal confronto tra il 2021 e il 2020 pari 1,842 miliardi di euro. Ricordiamo che l’Italia ha la componente fiscale tra le più alte in Europa, con accise e IVA che pesano per il 55% sul prezzo al consumo della benzina e per il 52% sul prezzo al consumo del gasolio. Con listini a questi livelli, da un lato si va verso il blocco di numerose attività produttive impossibilitate a sostenere costi di benzina e gasolio così elevati, dall’altro ci sarà una ulteriore impennata dei prezzi al dettaglio per una moltitudine di prodotti di largo consumo. Già il settore dell’autotrasporto ha manifestato un profondo disagio che rischia di comportare un blocco di intere filiere produttive, con effetti disastrosi per l’economia dell’itero Paese. Alcuni paesi europei, al fine di sostenere i cittadini, hanno deliberato misure mirate di sterilizzazione del carico fiscale portando immediati benefici alla cittadinanza. S’impegna pertanto il Governo, ad intervenire con una misura di urgenza al fine di sospendere temporaneamente l’esigibilità dell’accisa sul carburante fino al ripristino del livello dei prezzi medi comparabili con quelli dell’ultimo trimestre dell’anno 2019, in modo di consentire una tenuta del sistema economico dell’intero Paese in un periodo di profonda crisi ed instabilità internazionale”.Un atto dovuto e doveroso verso i cittadini –commenta il Senatore Rufa- che dopo la fase covid, sono sottoposti a quest’ulteriore momento di crisi, il Governo deve dare delle risposte immediate, per la popolazione italiana. La speranza è che la diplomazia riesca a far cessare il più presto possibile questo conflitto, che sta portando solo distruzione, disperazione e crisi”.

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