Tribunale di Napoli sospende modifiche statuto e nomina di Conte presidente M5S. L’ex premier: “Resto leader”.

di Nadia Cozzolino

Accolto il ricorso di alcuni attivisti campani, ritenuta illegittima l’esclusione di 81.839 iscritti da meno di sei mesi dalla consultazione. Il M5S: “Sulle delibere sospese voteranno tutti”.

NAPOLI – La settima sezione civile del Tribunale di Napoli ha sospeso le modifiche allo statuto del Movimento 5 Stelle, approvate il 3 agosto 2021, e la nomina di Giuseppe Conte come presidente M5S, ratificata con delibera del 5 e 6 agosto. È quanto stabilito dal tribunale partenopeo che ha così deciso in merito al ricorso presentato dagli attivisti campani Steven Brian Hutchinson, Liliana Coppola e Renato Delle Donne, tra i dissidenti e fondatori del gruppo ‘No Alleanze’, difesi dall’avvocato Lorenzo Borrè, contro il Movimento 5 Stelle, rappresentato dal legale Francesco Astone.

CONTE: “LA MIA LEADERSHIP NON DIPENDE DALLE CARTE BOLLATE”

La mia leadership del M5S è un legame politico prima che giuridico, si basa ed è fondata sulla profonda condivisione di principi e di valori e non dipende dalle carte bollate”. Questa la replica di Giuseppe Conte alla decisione dei giudici, dopo un incontro con Vito Crimi. L’ex capo politico reggente a sua volta ha dichiarato: “La nostra comunità è stata chiara su Conte. Ora si procederà ad una nuova votazione secondo le indicazioni del giudice di Napoli”.

Mentre l’ex esponente pentastellato Alessandro Di Battista ha commentato con un laconico: “Se solo Gianroberto (Casaleggio, fondatore del M5S insieme a Grillo, ndr) potesse scendere giù per un paio d’ore…”.

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IL TRIBUNALE: “81MILA ISCRITTI ESCLUSI DA VOTO SU STATUTO

Risulta “illegittima” l’esclusione degli iscritti da meno di sei mesi dalla consultazione per le modiche dello statuto del Movimento 5 Stelle. È quanto si legge nell’ordinanza della settima sezione civile del tribunale di Napoli che ha sospeso le delibere di modifica dello statuto e di nomina di Giuseppe Conte come presidente del Movimento 5 Stelle, adottate nell’agosto dello scorso anno. La delibera di modifica dello statuto “risulta adottata – si legge nel provvedimento – sulla base di un’assemblea formata da soli 113.894 iscritti (solo quelli da più di sei mesi) in luogo dei 195.387 associati iscritti a quella data”.

Sarebbero stati illegittimamente esclusi “81.839 iscritti all’ente dal quorum costitutivo e deliberativo, maggiore dei soli 60.940 associati che hanno partecipato all’assemblea, la cui delibera è stata poi approvata dall’87% di questi”. L’assemblea che ha deliberato il via libera alle modifiche statutarie “non era correttamente costituita” perché risulta che vi abbia partecipato “un numero di iscritti inferiore a quello richiesto in prima convocazione”. I 60.940 iscritti che vi hanno partecipato erano infatti di numero inferiore alla metà più uno del totale degli iscritti all’associazione (che come visto era 195.387).

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NOMINA PRESIDENTE IN CONTRASTO CON LE REGOLE DELLO STATUTO

Per i giudici l’invalidità della delibera con cui è stato modificato lo statuto del Movimento 5 Stelle fa apparire “invalida” anche la delibera del 5 agosto 2021 con cui è stato nominato come presidente Giuseppe Conte. Lo statuto in vigore prima della sua modifica, che risulta illegittima per mancato raggiungimento del quorum richiesto, “non prevedeva la figura del presidente quale organo dell’associazione. Pertanto la sua nomina appare a sua volta in contrasto con le regole statutarie”.

“GRAVI MOTIVI GIUSTIFICANO SOSPENSIONE DELIBERE”

Le delibere con le quali è stato modificato lo statuto del Movimento 5 Stelle e subito dopo nominato Giuseppe Conte come presidente del movimento, carica non prevista nello statuto vigente precedentemente, vanno “sospese in attesa dell’esito del giudizio di merito”. Risultano sussistere “gravi motivi” che giustificano la sospensione cautelare delle delibere, scrivono i giudici della settima sezione civile del tribunale di Napoli.

La “persistente efficacia” della delibera che ha illegittimamente modificato l’ordinamento dell’associazione e “la permanenza in carica di un organo invalidamente nominato” risultano “dei pregiudizi molto rilevanti per la stabilità della stessa organizzazione associativa”. “L’interesse degli associati – si legge nel provvedimento – appare convergente con l’istituzionale interesse dell’associazione al suo regolare funzionamento, e quindi nel rispetto delle regole statutarie che nel loro insieme ne sovraintendono la forma, lo scopo e l’agire. A confronto, nessuna rilevanza può avere un assunto interesse alla ‘attuale’ stabilità dell’ente se ciò si fonda su comportamenti che risultano contrari alle regole che fondano l’esistenza dell’associazione”.

LA REPLICA DEL M5S: “SULLE DELIBERE SOSPESE VOTERANNO TUTTI GLI ISCRITTI”

Il M5S sottoporrà agli iscritti anche con meno di sei mesi di anzianità la ratifica delle delibere sospese in via provvisoria dal Tribunale di Napoli. Lo annuncia lo stesso Movimento in una nota. “Il Tribunale di Napoli, che in prima istanza aveva respinto il ricorso cautelare per la sospensione delle delibere dell’agosto 2021 di approvazione del nuovo statuto e di elezione del presidente, ha accolto in seconda istanza il suddetto ricorso”.

“Nonostante le varie eccezioni sollevate, riguardanti anche l’incompetenza territoriale Foro di Napoli, il Tribunale ha accolto il ricorso fornendo una specifica interpretazione del vecchio statuto secondo cui avrebbero avuto diritto di partecipare al voto anche gli iscritti da meno di sei mesi – prosegue la nota – L’interpretazione fornita dal Tribunale di reclamo, peraltro, contrasta la prassi consolidata nelle votazioni seguite dal Movimento e un indirizzo che mirava a scongiurare che la comunità fosse infiltrata da cordate organizzate ad hoc al fine di alterare le singole votazioni, complice anche la gratuità e semplificazione dell’iscrizione”.

Il Movimento 5 Stelle nota: “Va chiarito, in particolare, che il provvedimento del Tribunale di Napoli non ha accertato l’invalidità delle delibere adottate, ma dispone, in via meramente provvisoria, la sola ‘sospensione’ delle suddette delibere. Il Movimento aveva già in programma, proprio in questi giorni, la convocazione di un’assemblea per sottoporre al voto degli iscritti alcune modifiche statutarie in adesione ai rilievi della Commissione di garanzia per gli statuti e la trasparenza dei partiti politici. Sarà questa l’occasione per proporre agli iscritti – anche con meno di sei mesi di anzianità – la ratifica delle delibere sospese in via provvisoria”, conclude il M5S.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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