Bianchi: “Nelle scuole molti problemi, ma gestibili. No alla Dad generalizzata”.

di Chiara Adinolfi

Il ministro dell’Istruzione: “Non si può tenere la scuola chiusa con tutto il resto aperto. La Dad non è il demonio ma va applicata in modo non generalizzato”.

ROMA – “Dalle informazioni che abbiamo, la giornata di oggi è sull’onda di quella di ieri: molti problemi ma gestibili. I nostri presidi hanno saputo gestire anche la giornata di oggi”. Così il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, intervenuto in diretta questo pomeriggio sul sito de ‘La Stampa’. “Il disposto del 5 gennaio dà la linea di marcia per la scuola in presenza. Non si può tenere la scuola chiusa con tutto il resto aperto, se proprio deve chiudere deve essere l’ultima – ha sottolineato Bianchi – Ma abbiamo dato regole anche per la formazione a distanza, che non è il demonio ma uno strumento che può essere usato in maniera specifica. Può esserci un aumento della Dad, ma non in modo generalizzato. Siamo attrezzati per gestire tutte le situazioni”.

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“TRA GOVERNO E REGIONI DIALOGO CONTINUO”

“Il rapporto tra Governo e giunte regionali è continuo: lo stesso 5 gennaio ci siamo confrontati fino all’ultimo con loro”, ha aggiunto il ministro. Intervistato dal direttore de ‘La Stampa’ Massimo Giannini, Bianchi non ha voluto commentare le frasi del presidente della Campania Vincenzo De Luca. “Il dovere istituzionale di ognuno – ha detto Bianchi – è misurare le parole“. E sulla sentenza del Tar, che ha ribaltato la decisione del Governatore di chiudere le scuole in Campania, il titolare di viale Trastevere ha aggiunto: “Non si tratta di avere torto o ragione. Abbiamo fatto una scelta di unità del Paese. La scuola deve essere l’ultima a chiudere“.

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“TENERE APERTE LE SCUOLE È UNA SCELTA CONDIVISA”

All’interno dell’esecutivo Draghi, ha assicurato Bianchi, “non c’è stato nessuno scontro sull’apertura delle scuole. Il decreto è stato votato all’unanimità. Ne abbiamo discusso molto e in maniera approfondita, ma ho trovato una consonanza totale delle forze di governo. C’è stata una volontà comune molto forte e chiara sulla scuola. Che vi sia un’incertezza generale, anche politica, è evidente. Ma su tutti i grandi temi le forze politiche sono sempre state compatte”, ha concluso il ministro dell’Istruzione.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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