Impatto del metaverso come strumento per l’apprendimento.

di Andrea Pisaniello – Instructional designer/E-Learning specialist,
Aidr – Osservatorio Educazione digitale

Il termine Metaverso negli ultimi mesi ha acquisito notorietà dopo
l’annuncio di Mark Zuckenberg di chiamare Meta la holding controllante
i gruppi Facebook, Instagram, Whatsapp e Oculus. La stessa Microsoft
durante la conferenza Ignite, dedicata al mondo delle imprese, ha
presentato due progetti sul Metaverso: Dynamics 365 e Mesh per Teams.
La prima permetterà di acquisire informazioni aggiuntive sull’utilizzo
degli spazi, per esempio l’interno di fabbriche o negozi, tenendo
traccia di come si muovono le persone al suo interno e i punti dove
tendono a formarsi code. Queste informazioni potranno poi venire
utilizzare per l’ottimizzazione degli spazi. La seconda permetterà
agli utenti di partecipare alle riunioni su Teams attraverso la
creazione di avatar personalizzati e spazi immersivi, accedendo da
qualsiasi device senza il bisogno di utilizzare device specifici.

Cos’è il Metaverso?

“Metaverse” è un termine coniato nel 1992 da Neal Stephenson nel libro
distopico “Snow Crash”, un’avventura d’azione ambientata appunto nel
Metaverso, in una realtà virtuale condivisa su rete mondiale, alla
quale è possibile accedere anche da terminali pubblici e dove si viene
rappresentati dal proprio avatar che consente di camminare liberamente
tra bar, negozi e posti alla moda.
Il Metaverso è quindi una rete di mondi virtuali interconnessi, in cui
una moltitudine di persone può interagire tra loro e con oggetti e
ambienti digitali attraverso la creazione di avatar personalizzati.
Una combinazione tra realtà virtuale immersiva, gioco di ruolo
multigiocatore e web. Metaverso è l’acronimo di meta, che significa
trascendente, e verso, da universo, il significato è quindi oltre
l’universo.
L’idea nello sviluppo del Metaverso sarebbe quella di creare un
universo parallelo completamente virtuale, a cui potremmo accedere
attraverso dispositivi di realtà virtuale (VR) e realtà aumentata
(AR). Il Metaverso ha la caratteristica di essere totalmente
immersivo, e lascia spazio alla creatività degli utenti nella
personalizzazione dei propri avatar.

Il Metaverso oggi

Attualmente per quello che viene inteso come Metaverso l’industria dei
giochi è l’unica che sta implementando questa modalità di esperienza
virtuale. Epic Games è pioniere in questo campo, attraverso il gioco
Fortnite e la partnership con diversi cantanti come Travis Scott e
Ariana Grande si sono svolti eventi musicali online dove hanno
partecipato milioni di giocatori collegati da tutto il mondo, che
hanno assistito ai vari concerti attraverso i propri avatar del gioco.
Il gioco Miniecraft è un altro esempio di embrione di Metaverso, dove
i giocatori interagiscono tra loro attraverso un mondo virtuale, il
gioco è disponibile anche per essere utilizzato con strumenti di
realtà virtuale. Uno dei primi esperimenti di mondo parallelo è
sicuramente Second Life, un mondo virtuale in cui gli utenti accedono
attraverso la creazione di avatar tridimensionali. All’interno del
mondo Second Life i giocatori possono svolgere diverse attività, come
partecipare a concerti ed eventi, socializzare con altri utenti di
tutto il mondo, creare e scambiare beni, lavorare e studiare.
La piattaforma Second Life è stata una delle prime ad essere
utilizzata per obiettivi formativi, alcune Università ed istituzioni
educative hanno utilizzato la piattaforma come ambiente di
apprendimento.

Il futuro dell’apprendimento nel Metaverso

La pandemia COVID-19 ha generato enormi cambi in diversi settori della
società, l’educazione è uno di quelli che ha dovuto adattarsi in modo
più rapido alle restrizioni imposte dall’emergenza. La formazione a
distanza, attraverso il supporto delle tecnologie digitali ha offerto
diverse soluzioni in risposta a questa crisi.
Alcuni sostengono che l’educazione virtuale non dovrebbe ergersi a
modello educativo prioritario, sicuramente l’educazione in presenza
non dovrebbe essere sostituita totalmente con l’educazione virtuale,
però può offrire una valida alternativa, può essere utilizzata come
modello per integrare i processi di apprendimento tradizionali. Una
delle sfide più difficili dell’apprendimento a distanza durante la
pandemia è stata quella di rendere le lezioni partecipative e
collaborative, visto che la pandemia ha obbligato gli studenti a
separarsi dai propri compagni e dai propri docenti.
La sfida che il mondo della formazione si trova a dover affrontare è
quella di dover integrare nei programmi educativi modalità di
apprendimento a distanza con modalità in presenza. Questa integrazione
deve avere come obiettivo quello di raggiungere soluzioni pedagogiche
più inclusive.

Come il Metaverso potrebbe risolvere questi problemi
nell’apprendimento a distanza? Attraverso la tecnologia della realtà
virtuale (VR) e della realtà aumentata (AR) si pone come obiettivo
quello di generare un incontro tra le persone in spazi virtuali
condivisi, dove poter sviluppare progetti formativi di apprendimento
attivo e collaborativo. L’utilizzo della realtà virtuale e della
realtà aumentata ha dato ottimi risultati nel campo dei videogiochi,
come abbiamo visto. Nell’insegnamento ci sono esperienze in cui è
stata utilizzata la realtà virtuale e la realtà aumentata, tuttavia il
concetto di Metaverso, comporta un’ulteriore passaggio. L’esperienza
immersiva è più attraente, persuasiva e contribuisce ad un
apprendimento differente.

Uno dei settori educativi che ha risentito maggiormente delle
restrizioni, dovute alla pandemia, ha riguardato tutti quei percorsi
educativi che in una situazione di apprendimento tradizionale si
svolgono all’interno di laboratori pratici specializzati. Grazie
all’utilizzo di un mondo virtuale immersivo si potrebbero ottenere
risultati entusiasmanti potenzialmente superiori all’utilizzo di
laboratori pratici fisici. Gli studenti di qualsiasi parte del mondo
utilizzando tecnologie di realtà virtuale e realtà aumentata potranno
entrare in laboratori di fisica o chimica, entrare in centrali
nucleari, in reattori nucleari, fare pratica in una cabina d’aereo in
pieno volo, grazie al Metaverso si potranno riprodurre esperienze per
i discenti al di fuori dell’aula, al di fuori degli istituti
formativi, addirittura al di fuori del pianeta. Gli studenti di
medicina potranno praticare operazioni virtuali e gli ingegneri
vedranno in tempo reale come si svilupperà il loro progetto. Studenti
di astronomia avranno la possibilità di guardare da vicino una
collisione tra galassie, la lezione di storia dell’arte si potrà
tenere all’interno di luoghi come la Cappella Sistina. Imparare la
storia dell’antico Egitto o le gesta dell’Antica Roma vivendole in
prima persona, può risultare un’esperienza di apprendimento
decisamente più impattante rispetto alla tradizionale trasmissione di
conoscenze docente-discente. L’istruzione dovrebbe essere un ambiente
dove l’innovazione al suo interno ricopre un ruolo primario, il
Metaverso deve essere uno strumento per il miglioramento degli
ambienti di apprendimento.

Durante la pandemia abbiamo visto come l’influenza della tecnologia
dinamizza la vita delle persone e della società, convertendosi in un
asse centrale per il progresso educativo. Le istituzioni educative
dovrebbero tenere come priorità lo sviluppo di nuovi sistemi
tecnologici e nuove piattaforme che si integrino con l’apprendimento
in presenza, al fine di sviluppare infinite possibilità di
apprendimento pratico e attivo per formare studenti con maggiori
competenze. Obiettivo della formazione deve essere quello di
abbracciare tecnologie innovative che aiutino gli studenti ad
aumentare le proprie capacità e competenze per affrontare nel miglior
modo possibile il futuro, un futuro che sarà senza dubbio tecnologico
e cybernetico.

L’educazione nel Metaverso potrà essere estremamente rivoluzionaria,
l’educazione come la conosciamo oggi spesso risulta limitata, lenta e
spesso noiosa; il Metaverso potrebbe superare tutte queste difficoltà,
trasformando l’apprendimento in un oceano infinito di esperienze,
capacità cognitive e intellettuali.
Le Università e gli istituti di formazione avranno la possibilità di
aprire i propri campus direttamente nel Metaverso.

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