Natale, nasce ‘Babbo delivery’ per portare a casa la gioia delle feste.

di Marialaura Iazzetti

Arriva babboo.it, il primo sito italiano dove è possibile ordinare un regalo e riceverlo a casa, consegnato da un vero e proprio Babbo Natale.

MILANO – Portare la magia del Natale, direttamente a casa. L’idea a Giuseppe Gazzara è venuta per caso, mangiando con gli amici e ricordando quando fosse bello trascorrere le festività da piccoli. “C’era sempre chi spariva- racconta alla ‘Dire’- indossava l’abito di Babbo Natale e tornava mettendo i regali sotto l’albero”.

Per far in modo che una tradizione così gioiosa non scompaia, Gazzara ha realizzato così il ‘Babbo Delivery’: il primo sito italiano (babboo.it) dove i genitori, insieme ai propri figli, possono esprimere un desiderio, scegliere on line un giocattolo e riceverlo a casa, consegnato da un vero e proprio Babbo Natale.

babbo delivery

“Con il Covid-19 le festività si vivono in modo diverso, ma ho pensato che ai bambini deve essere data la possibilità di trascorrerle in modo magico e divertente”, spiega l’ideatore. Addirittura, per simulare al meglio l’arrivo di Babbo Natale, il regalo sarà consegnato in una fascia oraria dalle 19 all’1 del 24 dicembre.

Veniamo però all’organizzazione: Gazzara ha già stretto accordi con cinque ragazzi, che si occuperanno (rigorosamente travestiti) del delivery. “Raggiungeranno le abitazioni a piedi. Ad attenderli- prosegue- ci sarà il furgone con i pacchi. Ho immaginato che potesse essere scomodo trasportarli in bicicletta”. Per adesso il servizio è attivo soltanto in alcune zone di Milano (Porta Genova, Porta Romana, Navigli e Colonne).

L’obiettivo però è espandersi, coinvolgendo anche altre città e gli stessi commercianti: “Vorremmo proporre ai negozi del territorio di utilizzare i nostri servizi per spedire a casa i regali”, aggiunge. In questo modo le piccole botteghe, che ormai stanno scomparendo, potrebbero diventare competitive nei confronti di società come Amazon.

Gazzara dice di aver sviluppato questa start up pensando anche a sua figlia. “Ora è più grande e ha scoperto che Babbo Natale non esiste. Mi ricordo però- osserva in chiusura- che per lei vedere qualcuno travestito era una gioia”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

 

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