CALCIO. MOURINHO: A ROMA CONTENTO, MAI LITIGATO CON CLUB PER MERCATO.
“Nei primi sei mesi di un progetto lungo quello che mi dispiace è l’emergenza e le situazioni che non ti aspetti invece di costruire – continua Mourinho – e dare solidità ad una rosa andiamo ogni settimana a aggiustare le funzioni delle emergenze che abbiamo. A me piacerebbe quello che piacerebbe a ogni allenatore avere un gruppo che non ha mai infortuni o cartellini dove tu possa costruire. In queste settimane saltiamo sempre di modulo o comunque abbiamo dinamiche diverse, se giochi a tre è una dinamica diversa per il centrocampo lo stesso cambia se giochi a cinque. Non si dà solidità ad una costruzione perché c’è sempre qualche emergenza in funzione dei giocatori che hai, è più difficile però parliamo di questo perché tu fai la domanda se non la fai neanche dico nulla perché non ne vale la pena piangere tanto, abbiamo ancora tre partite prima del riposo e dopo penso gente come Pellegrini o Perez torneranno per gennaio”. Come si fa a migliorare l’aspetto mentale di chi gioca meno? “Dipende dal profilo del giocatore. Se sono giovani o senza esperienza quello che si deve fare è lavorare e aspettare. Solo l’esperienza ti può aiutare. Se il giocatore invece è esperto e pensa che deve essere titolare è un profilo diverso. Contro l’Inter avevamo 8 giocatori in panchina con meno di 21 anni, giocatori che lo scorso anno giocavano n Primavera, come Bove. Qui la Primavera è un campionato di livello molto basso che non ti prepara per giocare in prima squadra. Ad esempio a Sofia il modo in cui Darboe va in contrasto nel finale non è mancanza di qualità ma di esperienza. Non posso avere in panchina Vidal, Lautaro, Correa o Darmian, questa è una realtà diversa e mi fa piacere lavorare con loro e farli crescere. Non è una critica, è la realtà. Con i giovani si deve lavorare e aspettare che il tempo passi, accettando gli errori. Puoi pagare in termini di risultato, però è così”.
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