“Sciogliere Forza Nuova”, arrivano le mozioni. E La Postale oscura il sito.

di Vittorio Di Mambro Rossetti

Il Pd presenta un documento con la firma di tutti i suoi deputati e invita le altre forze politiche a sottoscriverlo. E in Senato Nencini (Psi) e Faraone (Iv) depositano un altro testo.

ROMA – Dopo il sabato di scontri e violenze a Roma, la politica prende posizione contro Forza Nuova, i cui leader sono stati protagonisti della manifestazione no green pass e dell’assalto alla sede nazionale della Cgil in corso d’Italia prima di essere arrestati insieme ad alcuni organizzatori della marcia contro il certificato verde. Come aveva annunciato, il Partito democratico ha presentato una mozione per lo scioglimento del movimento di estrema destra. A quanto si apprende, tutti i deputati dem hanno firmato il documento. Nel corso della seduta odierna alla Camera, la deputata del Pd Carla Cantone aveva attaccato le organizzazioni neofasciste: “Li rimanderemo nelle fogne“. Intanto la Polizia Postale, si legge in una nota, ha sequestrato e oscurato, con un provvedimento della Procura della Repubblica di Roma, il sito web di Forza Nuova.

IL TESTO DELLA MOZIONE DEL PD

Il testo della mozione per lo scioglimento di Forza Nuova depositato dal Pd alla Camera, a quanto apprende la Dire, “impegna il Governo a dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana”.

I DEM: “QUALUNQUE FORZA POLITICA DOVREBBE SOTTOSCRIVERE LA MOZIONE”

“La nostra mozione chiede che il Governo, attraverso gli strumenti previsti dalle leggi vigenti, sciolga l’organizzazione neofascista Forza Nuova e tutte le altre formazioni che si richiamano al fascismo”. Così le presidenti dei gruppi Pd di Senato e Camera, Simona Malpezzi e Debora Serracchiani. “Ci auguriamo che tutte le forze politiche autenticamente democratiche la sottoscrivano. Chiederemo in conferenza dei capigruppo che la mozione venga calendarizzata al più presto al Senato e alla Camera. È arrivato il momento di finirla con le ambiguità nei confronti del fascismo. Crediamo che qualunque forza politica che ambisca a governare il Paese debba sottoscrivere, senza se e senza ma, questo atto parlamentare che non fa altro che ribadire ciò che è scritto a chiare lettere nella Costituzione: la nostra Repubblica è antifascista”.

LEU E M5S FIRMANO LA MOZIONE DEM

Tra i primi ad aderire alla proposta del Pd c’è Liberi e Uguali, come fa sapere l’ufficio stampa del gruppo parlamentare: “Le deputate e i deputati del gruppo LeU di Montecitorio hanno sottoscritto la mozione a prima firma del capogruppo Pd Serracchiani che chiede lo scioglimento di Forza Nuova e delle organizzazioni e movimenti di ispirazione neofascista”.

 

Il Movimento Cinque stelle ha firmato la mozione presentata dalla capogruppo alla Camera del Pd, Debora Serracchiani, con la quale si chiede lo scioglimento di Forza Nuova e di altri gruppi neofascisti”. Lo rende noto il capogruppo dei pentastellati alla Camera, Davide Crippa. “Nella mozione, si fa riferimento alla forte matrice fascista alla base delle gravi azioni violente poste in essere ai danni di un corpo intermedio, rappresentante dei diritti dei lavoratori quale quello della Cgil, azioni contraddistinte da un’inquietante carica eversiva e tali da configurare un vero e proprio attacco, con metodi violenti, alla nostra democrazia“.

LA MOZIONE DI PSI E ITALIA VIVA

Intanto, una seconda mozione con lo stesso scopo è stata presentata su iniziativa del senatore del Psi Riccardo Nencini e del senatore di Italia Viva Davide Faraone, cui hanno aderito il senatore Albert Laniece e senatori di Italia Viva. “Forza Nuova è un movimento di estrema destra, per ammissione dei suoi fondatori di chiaro stampo neofascista. I suoi fondatori, Roberto Fiore e Massimo Morsello, sono stati a suo tempo condannati per associazione sovversiva e banda armata – si legge nel testo -. Rappresentanti autorevoli di Forza Nuova sono stati organizzatori e protagonisti dell’attacco alla sede nazionale della Cgil avvenuto nella giornata di sabato 9 ottobre a Roma. L’episodio, senza ombra di dubbio, rientra nel canone dello squadrismo armato di cui si avvalse il fascismo tra il 1920 e gli anni successivi sia per la devastazione di circoli, case del popolo, leghe operaie e bracciantili, sedi sindacali, stampa che per la eliminazione degli avversari politici”.

 

La mozione prosegue: “Forza Nuova ha minacciato l’organizzazione di nuove manifestazioni di uguale tenore nei prossimi giorni. Nessun episodio di violenza può essere tollerato. Al fine di proteggere la democrazia da minacce incompatibili con l’ordinamento costituzionale; Letta la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista, si invita il Governo ad assumere gli atti necessari per provvedere rapidamente allo scioglimento di Forza Nuova“, conclude il testo.

LEU PREPARA UN DOCUMENTO E ‘SFIDA’ FDI

“Presenteremo subito la mozione per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova e degli altri gruppi neofascisti. Dopo gli assalti squadristi di sabato e la delirante rivendicazione di Forza Nuova che promette di proseguire su quella strada non si può più essere tolleranti. Bisogna agire, far rispettare la Costituzione e le leggi, sciogliere i gruppi fascisti”. Lo afferma la capogruppo di LeU al Senato, Loredana De Petris. “Anche Fratelli d’Italia, se fosse onesta e coerente, dovrebbe votare a favore della mozione. Invece Giorgia Meloni prosegue con la tattica dell’ambiguità, senza mai nominare i fascisti perché sa che da quelle aree le arrivano voti ma fingendo di voler invece combattere la violenza per non inimicarsi altre fasce del suo elettorato. È ora che FdI esca da questa ambiguità e abbia il coraggio di dire apertamente da che parte sta, votando di conseguenza”, conclude la presidente De Petris.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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