Kintsugi in stile Wabi Sabi.

Cara/o immaginalista,
il 23 ottobre hai la possibilità di diventare esperto in un’arte sublime:
il Kintsugi in stile Wabi Sabi.
Chi vive quest’arte meravigliosa è imperfetto come un uomo,
sereno come un dio. Imperfetta come una donna,
serena come una dea!

Kintsugi è l’arte giapponese di aggiustare con l’oro gli oggetti rotti,
è l’arte di fare tesoro delle nostre ferite, di ripararle
con l’oro della pura esperienza estetica.
Le ferite della nostra vita vengono viste con gli occhi dell’anima,
che le accoglie e le cicatrizza con l’oro della morte,
della rinascita e della libertà.
Imparare quest’arte significa compiere un rito di passaggio dopo il quale nulla è più come prima, la coscienza è espansa
e il vasto Sé prende il posto del piccolo Io.
L’arte del Kintsugi in stile Wabi Sabi è semplice,
perché è naturale, ma non è facile.
Bisogna essere guidati ed essere iniziati a quest’arte, e poi tutta la vita acquista un altro sapore e un nuovo spessore.

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Impreziosire le cicatrici

Mi inginocchiai sul tatami e da lì la mia prospettiva cambiò.
La luce nella stanza si fece arancione, più calda,
scoprii alla base del rametto di orchidee appassite un bocciolo,
e notai che le due tazze predisposte per la cerimonia erano state riparate con l’oro fuso
“.

Il kintsugi è una metafora da applicare alla vita.
Quando ci guardiamo alle spalle e ci sembra di aver commesso errori, perso opportunità, preso strade sbagliate, dovremmo essere capaci
di mettere insieme le parti della nostra storia con l’oro, trasformando
i nostri errori da fratture o crepe, dalle quali versiamo fuori
e disperdiamo potere, in elementi che ci impreziosiscono.

Il kintsugi è una pratica straordinariamente wabi sabi che mette
in evidenza sia i princìpi wabi della fragilità, dell’imperfezione,
della resilienza, sia i princìpi sabi legati al trascorrere del tempo.
Niente è mai veramente rotto o perduto, la cicatrice è una porta da cui la luce può entrare in noi, se sappiamo impreziosirla con l’oro,
anziché nasconderla nel buio.

Il kintsugi ci insegna anche ad apprezzare di più le cose che abbiamo, evitando di essere consumatori distratti. Riparare i nostri oggetti anziché sostituirli è un’abitudine sana per l’ambiente e per il nostro conto in banca, e riduce
anche la quantità di cose dalle quali siamo circondati, permettendoci
di vivere in un maggiore ordine, che ci consente di raggiungere
più facilmente la chiarezza della visione interiore.
Il kintsugi ci insegna a trasformare la percezione delle nostre debolezze e fragilità, ci consente di apprezzarle come segni della nostra bellezza
e della nostra possibilità di risplendere
“.

Selene Calloni Williams. “Wabi Sabi. La bellezza della vita imperfetta”. Ed Pickwick

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NUOVO VIDEO WABI SABI
Fragilità

Il ciliegio non fallisce la sua fioritura in tutta la sua evanescenza,
in tutta la sua fragilità.
Impariamo dalla natura a raggiungere i nostri obiettivi
utilizzando la nostra stessa evanescenza, la nostra fragilità.

Dobbiamo usare le nostre debolezze
per trasformarle in strumenti di realizzazione…

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