PARTITA DA CASSINO LA “CAROVANA DEI DIRITTI” DELL’UGL CONTRO IL CATTIVO LAVORO.

UGL FROSINONE

IL TOUR TOCCHERA’ TUTTE LE AZIENDE DEL TERRITORIO FRUSINATE

È partita da Cassino la “Carovana dei Diritti”, il tour dell’UGL Frosinone tra le aziende della provincia per dire basta al cattivo lavoro, alle esternalizzazioni dei servizi, per rivendicare un salario dignitoso e per restituire dignità ai lavoratori. Davanti all’ingresso della cartiera Wepa, i dirigenti del sindacato hanno consegnato ai dipendenti un volantino esplicativo:

L’esigenza di questa iniziativa – spiega il Segretario Generale Enzo Valente – nasce dalle grandi sacche di sfruttamento che si stanno generando in questa provincia come nel resto del Paese. Troppo servizi dati in appalto e subappalto che generano lavoratori di serie B e C. Esternalizzare il servizio significa passare da una paga di 12-13 euro ad ora a 5-6 euro. Un qualcosa che non possiamo permettere, perché abbiamo sulle spalle una grossa responsabilità: lasciare ai nostri figli una società migliore rispetto a quella attuale. In questi ultimi anni stanno accadendo cose raccapriccianti, ecco perché tutta la dirigenza dell’UGL Frosinone percorrerà l’intero territorio, da oggi fino al 30 Settembre, per sensibilizzare i lavoratori e spiegare loro che attraverso il sindacato si possono recuperare dei diritti che si sono persi”. Al fianco di Valente anche altri dirigenti: “Vogliamo combattere il cattivo lavoro – sottolinea Marco Colasanti – che si manifesta soprattutto nella logistica e nel terziario, che genera contratti saltuari con stipendi troppo bassi. Ditte che demonizzano i sindacati e allontanano i lavoratori disponendo di loro con la massima libertà, un processo che vogliamo fermare”.

A fare eco il responsabile delle costruzioni Mario De Prosperis: “Diciamo basta allo sfruttamento dei lavoratori della logistica, la nostra è una carovana dei diritti, per il salario equo. Ci rivolgiamo al mondo delle imprese, delle associazioni e alle istituzioni affinché i lavoratori possano finalmente ritrovare per sé e per le proprie famiglie la giusta dignità”.

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