L’indice Rt sale 0,91 e aumenta l’incidenza. Iss: “Il quadro torna a peggiorare”.

di Carlotta Di Santo

La bozza dell’ultimo monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid in Italia, curato dall’Istituto superiore di Sanità e dal ministero della Salute, mostra un aumento dei valori tale da classificare le Regioni “a rischio epidemico moderato”.

ROMA – “Nel periodo compreso tra il 23 giugno e il 6 lugliol’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,91 (range 0,67- 1,32), in aumento rispetto alla settimana precedente (quando si attestava a 0,66) e sopra uno nel limite superiore”. È quanto emerge dalla bozza dell’ultimo monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid in Italia, curato dall’Istituto superiore di Sanità e dal ministero della Salute.

Aumenta l’incidenza settimanale a livello nazionale (14 per 100.000 abitanti (05/07/2021-11/07/2021) vs 9 per 100.000 abitanti (28/06/2021-04/07/2021)- prosegue il report-. L’incidenza è ancora sotto il valore di 50 per 100.000 abitanti ogni 7 giorni in tutto il territorio”. Secondo gli esperti, dunque, il quadro generale della trasmissione dell’infezione da SARS-CoV-2 “torna a peggiorare nel Paese con quasi tutte le Regioni/PPAA classificate a rischio epidemico moderato“. Prosegue infine la campagna vaccinale e l’incidenza è “attualmente ad un livello che potrebbe consentire il contenimento dei nuovi casi”.

IL TASSO DI OCCUPAZIONE DELLE TERAPIE INTENSIVE È AL 2%

Nessuna Regione/PPAA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medicaIl tasso di occupazione in terapia intensiva è 2%, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 187 (06/07/2021) a 157 (13/07/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale- prosegue il report- rimane al 2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 1.271 (06/07/2021) a 1.128 (13/07/2021)”.

LA VARIANTE DELTA È IN AUMENTO IN ITALIA, È OPPORTUNO MANTENERE ALTA L’ATTENZIONE

La circolazione della variante Delta è in aumento in Italia”. È quanto emerge dalla bozza dell’ultimo monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid in Italia. “Sulla base dei dati e delle previsioni ECDC, della presenza di focolai causati dalla variante virale Delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale”. La variante Delta, intanto, sta portando ad un “aumento dei casi in altri Paesi con alta copertura vaccinale– fanno sapere gli esperti- pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi”. È necessario raggiungere infine una “elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione, per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggior trasmissibilità”, conclude il monitoraggio.

19 REGIONI A RISCHIO MODERATO, BASSO PER PA TRENTO E VALLE AOSTA

Sono 19 le Regioni/PPAA classificate a rischio moderato e due (PA Trento e Valle D’Aosta) a rischio basso secondo il DM del 30 aprile 2020. Tutte le Regioni/PPAA- si legge ancora nel report- riportano allerte di resilienza tranne due (PA Trento e Valle D’Aosta). Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.

AUMENTANO I CASI NON ASSOCIATI ALLE CATENE DI TRASMISSIONE

Aumenta il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (2.408 vs 1.539 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti scende ulteriormente (31% vs 32,6% la scorsa settimana). Aumenta la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46,2% vs 40,3%). Infine, il 22,8% è stato diagnosticato attraverso attività di screening”.

MOLTE INFEZIONI SONO STATE CONTRATTE NELLA SECONDA METÀ DI GIUGNO

“Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella seconda metà di giugno”. È quanto emerge dalla bozza dell’ultimo monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid in Italia, curato dall’Istituto superiore di Sanità e dal ministero della Salute.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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