A Bologna le primarie incoronano Matteo Lepore.

Sconfitta la sfidante Isabella Conti. Bugani (M5s): “È una prima vittoria di Giuseppe Conte”

ROMA – “Grazie Bologna, da domani si parte e sarà una bellissima storia. Da scrivere insieme, senza lasciare indietro nessuno”. Matteo Lepore affida ai social questa dichiarazione quando ormai tutti i dati lo danno vincitore alle primarie di centrosinistra di Bologna.

I DATI

Sono stati 26.422 i votanti alle primarie del centrosinistra di Bologna che hanno incoronato Matteo Lepore candidato sindaco. Per lui 15.750 preferenze: ha mancato di un soffio la soglia ‘simbolo’ del 60% fermandosi al 59,6%. Per la sfidante Isabella Conti invece 10.672 consensi che la portano appena sopra il 40%, al 40,4%.

Ore 23.36 – FESTA LEPORE ALLA CASA DEL POPOLO: “HO VINTO IN PERIFERIA”

Non ci si ferma un attimo: dalla prossima settimana, informa il vincitore delle primarie di centrosinistra a Bologna, si torna al lavoro alla Fabbrica del programma. “Domani si riparte, dobbiamo unire il centrosinistra. Abbiamo dimostrato che si può fare, il Pd e tutta la sinistra tutta insieme dopo tanti anni. Ai 5 stelle? Dico che questa strada è anche la loro”, risponde Lepore arrivando alla casa del popolo Corazza, il cui cortile è invaso da circa 2-300 sostenitori in festa per la vittoria. Abbracci, pacche sulle spalle e cori hanno salutato l’arrivo di Lepore che dopo un breve discorso dal palco ha brindato insieme a tutti i leader e ai volontari che lo hanno sostenuto. “Ci aspettavamo un risultato netto, soprattutto girando i quartieri più popolari di Bologna abbiamo capito che questa era la strada da battere”, sottolinea ancora Lepore con chi lo interpella sulla vittoria di oggi. L’affluenza, fa sapere intanto, al Pd, è superiore ai 24.000 voti.

Ore 23.35 – CONTI: “SUPERATO 40%, RISULTATO PAZZESCO

“Abbiamo ottenuto un risultato davvero insperato, abbiamo superato la soglia del 40% in un mese di lavoro forsennato e bellissimo”. Questo il primo commento di Isabella Conti, sindaca di San Lazzaro, uscita sconfitta dalle primarie del centrosinistra di Bologna. “Più che cosa abbiamo sbagliato- aggiunge, arrivando al suo comitato elettorale di via San Vitale- mi chiederei cosa abbiamo fatto per ottenere questo risultato. Avevamo tutti contro e abbiamo ottenuto un risultato pazzesco. Sono molto orgogliosa di quello che abbiamo fatto”, dice Conti.

Ore 23 – BUGANI: “VITTORIA ANCHE DEI 5 STELLE”

Anche i 5 stelle festeggiano la vittoria di Matteo Lepore alle primarie del centrosinistra a Bologna. “Questo risultato è una vittoria del M5s di Bologna- arriva a dire il leader Massimo Bugani- del gruppo che ha sempre lavorato insieme a me e a Marco Piazza, di chi ha sempre fatto battaglie con il solo obiettivo di migliorare la vita dei bolognesi e di migliorarsi personalmente. Un gruppo che non ha mai risposto agli attacchi scomposti e che ha sorriso davanti alle calunnie”. Questo risultato, continua Bugani, “è una prima vittoria di Giuseppe Conte, che ha creduto in questo progetto fin dall’inizio e che per primo ha capito che a Bologna non si stava lavorando a una coalizione elettorale, bensì si stava creando un laboratorio politico con pazienza e sudore. Conte ha capito l’importanza nazionale di questa sfida e ha voluto prendere posizione nettamente, anche prendendosi un rischio”. Il risultato delle primarie di Bologna, continua il leader M5s su Facebook, “è una vittoria della partecipazione, con più di 20.000 bolognesi che hanno voluto dare il proprio contributo”. Ma è anche “una vittoria del gruppo, di una squadra (Lepore, Schlein, Clancy, Santori, io e tanti altri) in cui ognuno ha rinunciato all’egoismo e a qualcosa di personale per aiutare questo progetto a crescere”.

Questo risultato è inoltre “una vittoria dei bolognesi che ora hanno un progetto politico visibile e credibile su cui poter investire per battere le destre in autunno al primo turno- continua Bugani- un progetto che mira a non lasciare indietro nessuno e a rilanciare con forza Bologna verso il ruolo internazionale che merita. È la vittoria di chi sa resistere, di chi ha un’idea e non si lascia condizionare dalle stupidaggini. Questo risultato è il primo ma fondamentale passo di una lunga marcia. Ci sarà da soffrire, ma le vittorie senza sofferenza non sono vere vittorie”. Bugani poi affonda il colpo. “Questa è una sconfitta di Matteo Renzi- attacca il leader M5s- di tutti coloro che volevano spostare a destra l’asse della politica bolognese e soprattutto di tutti coloro che volevano spostare a destra l’asse del Pd e del M5s“.

Ore 22.07 – DE MARIA: “LARGA VITTORIA DI LEPORE”

L’esito delle primarie del centrosinistra a Bologna che si sta delineando “ci dice di una larga vittoria di Matteo Lepore”, afferma il deputato Pd Andrea De Maria, commentando così i primi scrutini. “Un risultato su cui ha molto pesato l’impegno del Pd- rivendica De Maria- che si è unito intorno al suo candidato e per il quale esprimo grande soddisfazione. Con Lepore si potrà ora confermare una larga coalizione di centrosinistra, aperta al Movimento 5 stelle“. De Maria ringrazia poi “Isabella Conti per il contributo che ha dato a queste primarie. Un impegno che sarà molto importante anche in futuro”, tende la mano il deputato Pd.

Ore 22 – ISABELLIANI SCONFITTI: “LA PROPOSTA NON È PASSATA”

C’è aria di sconfitta al comitato elettorale di Isabella Conti, in via San Vitale a Bologna. E al di là delle dichiarazioni dimesse dei suoi supporter, basta vedere la sala vuota per averne una testimonianza. Tra gli ‘isabelliani’ si parla di una vittoria di Matteo Lepore 60% contro 40% (a spanne). E anche Piergiorgio Licciardello, consigliere comunale dem schierato con Conti, al suo arrivo al comitato è già pronto a gettare le armi. “A meno che non ci sia una sorpresa dell’ultimo minuto- commenta, parlando alla ‘Dire’- la proposta di innovazione di Conti non è passata. Chi ha votato, ha scelto di mantenere lo status quo. Prendiamo atto del risultato, ognuno ora farà il suo percorso”. Secondo Licciardello, comunque, “non vedo al momento l’ipotesi di una lista Conti, come ha dichiarato lei stessa. Almeno, non era nelle sue idee”. Ora però è il Pd che deve ritrovarsi dopo lo scontro dell’ultimo mese. “Ci sono stati toni molto più aspri di un congresso- segnala Licciardello- spesso si è andati su livelli elevati di scontro. Il ricorso al comitato di garanzia del Pd contro chi sosteneva Conti, ad esempio, è uno strappo che non lascia indifferenti. E anche i vertici del Pd sono stati molto assenti nel placare questi toni. Ricucire ora non sarà una cosa semplice, non per tutti almeno“, chiosa Licciardello.

Agenzia DiRE www.dire.it

 

(lettori 234 in totale)

Potrebbero interessarti anche...