Conte pronto a rilanciare il M5s: “Basta ‘no’ pregiudiziali, riduzione tasse nostro obiettivo”

di Teresa Corsaro

L’ex premier torna a parlare in tv e delinea i tratti del nuovo Movimento 5 Stelle.

Sono due incarichi diversi e complessi: guidare una nuova forza politica, rinnovarla, rifondarla è una sfida altrettanto complessa che guidare il governo”. Lo dice l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte a ‘di Martedì su La7, riguardo al nuovo incarico di leader del M5S, che, a suo dire, supererà ogni crisi: “Rimarrete sorpresi e non parlo a vanvera, ho lavorato con loro in questi mesi e c’è tantissimo entusiasmo”.

Quanto all’organizzazione, “ci saranno organi collegiali nuovi”, ma sicuramente “non ricadremo nelle tradizionali forme del sistema partito”. Insomma, sottolinea Conte, “dobbiamo conservare la freschezza del Movimento, strutture agili ma comunque molto funzionali. E luoghi di confronto anche per la linea politica”.

“Attribuirmi un consenso per un’estraneità mia alla poltica è curioso. Io sono totalmente immerso da tre anni nella politica. E continuerò a lavorare sempre per il bene degli italiani. Sotto altra veste ma l’obiettivo è sempre quello”, prosegue l’ex premier che annuncia la pubblicazione di “tutti i discorsi politici fatti nel Conte 1 e 2 e vi sorprenderete ma c’è una continuità. Nel Conte 1 la mia voce è stata meno sonora ma io non sono cambiato, non ho cambiato registro”.

La bussola, insiste Conte, è “il bene degli italiani” e in nome di questo, “col nuovo M5S non ci saranno più no pregiudiziali”. Compreso il confronto “anche con Salvini e Meloni sulle proposte”. Il perimetro è vasto, dice Conte, “noi parleremo anche all’elettorato moderato, la riduzione delle tasse è un mio pallino da sempre“. E “venire incontro alle piccole e medie imprese, agli autonomi, è il mio obiettivo”, aggiunge.

A me i complotti non interessano, hai i voti? Vai avanti, altrimenti meglio lasciare spazio ad altre soluzioni”. Aggiunge l’ex premier tornando sulla caduta del suo esecutivo.

Renzi? “Io non sono mai stato sereno- dice Conte- Non è questione personalistica. Ma il problema è la fragilità del sistema e quando mi insedierò io proporrò di ragionare su riforma costituzionale che possa rafforzare il nostro sistema, non è possibile affidarsi ai personalismi, a chi ha 3%. Questo per me è un passaggio fondamentale. Dobbiamo rafforzarci”.

Conte ricostruisce poi il passaggio dal suo governo a Draghi, ricordando lo stallo e la difficoltà che ci furono a creare un nuovo esecutivo: “Uno stallo come quello ha fatto molto male agli italiani, quindi ha creato le condizioni per un governo di unità nazionale. Negli ultimi mesi si parlava di rimpasto, era emersa insofferenza, un cambio di governo era nell’aria”.

E ancora: “Ho sempre pensato che un Conte ter sarebbe nato solo con una solida investitura. Per questo si cambiò schema ed è arrivato Draghi”

 

I referendum sulla giustizia? “Propaganda”. Così l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a ‘di martedì’ su La7, commenta l’iniziativa della Lega. Tra l’altro, aggiunge, “lo strano è che una forza politica al governo promuova il referendum”, che “sono una cosa seria”. Tra l’altro, conclude sul punto, “noi stiamo già riformando la giustizia”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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