Massimo Cacciari: “Salvini è in caduta libera, ma la Lega ha anche altri leader”.

Cacciari, lo scontro politico gira intorno a un’ora di coprifuoco in più o in meno. Le sembra una cosa seria?
Sarò rapido e secco. No, non è una cosa seria.

Riesce a spiegarmi questa deriva dei partiti verso il nulla?
Il discorso diventerebbe storico. Bisognerebbe risalire molto indietro nel tempo, ripercorrendo tutte le cause, una per una. E’ ormai quasi impossibile ricostruire la genesi di questa situazione incresciosa. Quella dell’ora in più o in meno è una diatriba falsa. Anche l’ultimo dei coglioni può capre che non è una cosa seria discutere se chiudere alle 22 o alle 23.
A dire la verità, un altro problema, non so quanto più serio, conquista una parte di quel che resta della ribalta. La grande alleanza fra Pd e Cinquestelle non riesce a partorire neppure un candidato comune per le elezioni amministrative. Amici per la pelle solo a parole?
Non sono riusciti a trovare un punto d’accordo. Sono in competizione alle elezioni amministrative e lo saranno anche alle politiche, ma si verranno in soccorso ai ballottaggi. Se e dove ci arriveranno.
Secondo lei Matteo Salvini sta, come vorrebbe far credere, menando le danze o sta arretrando, nella credibilità e nei consensi?
Sta perdendo sia credibilità che consensi. La Lega, però, ha anche altri leader. Comunque è evidente che paga il danno ed è altrettanto evidente che nel centrodestra sta crescendo Giorgia Meloni.
La leader di Fratelli d’Italia, che molti rappresentano come l’ultimo capitolo di una storia che risalendo nel tempo comprende Alleanza Nazionale, il Movimento Sociale italiano e, in cima a tutto, il fascismo…
Ma quale fascismo! Lasciamo stare il fascismo. E quale sarebbe il parallelismo? Quelle erano grandi tragedie. Queste sono fanfaluche locali. La Meloni è la Meloni. Con il fascismo non c’entra niente.
Che cosa la fa più arrabbiare in questo periodo? Chi sono i cialtroni del mese di maggio del 2021?
E’ la situazione ad essere cialtronesca. Una situazione che avrebbe consentito ai partiti, al riparo sotto l’ombrellone di Draghi, di riflettere su se stessi, mettersi in sesto e stabilire una strategia nell’ottica di una rinnovata identità. E invece sono solo capaci di discutere se sia più opportuno chiudere i ristoranti alle 22 o alle 23. Stanno perdendo tutti il prezioso tempo che era stato loro concesso per riorganizzarsi. Quando arriveremo alle elezioni politiche, perché prima o poi, fra un anno o fra due anni, si dovrà votare, saremo punto e a capo. Sarà esattamente quello che si è ripetuto nel corso degli ultimi venti anni.
Draghi le sta piacendo?
Fa quello che deve fare. E’ una fideiussione. Se non ci fosse Draghi, il nostro debito impazzirebbe ancora di più e il costo del debito salirebbe alle stelle. Draghi è una garanzia per lo Spread. Quello fa Draghi e mi pare sia un lavoro molto utile.
Il Partito Democratico? Enrico Letta? Niente voli pindarici, solo ordinaria e abusata amministrazione?
Fanno lo stesso errore del centrodestra. Non stanno approfittando del tempo loro concesso. Non si capisce se faranno o non faranno il Congresso ed eventualmente come lo faranno. Quale forma assumerà. Chi si presenterà e come. Non si capisce proprio che cosa intendano fare in vista della prova politica, perché a un certo punto arriverà anche il momento di votare.
Però hanno nominato due donne come loro rappresentanti alla Camera e al Senato…
Pensi che roba…

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