Gli Usa chiedono la sospensione del vaccino Johnson&Johnson, rimandata la distribuzione in Europa.

La Fda ha chiesto una pausa nella somministrazione dopo sei casi di coagulazione del sangue. Speranza ha incontrato i vertici di Aifa: “Valuteremo nei prossimi giorni, ma penso che dovrà essere utilizzato”.

di Vincenzo Giardina e Francesco Demofonti

ROMA – “Raccomandiamo una pausa nella somministrazione del vaccino per un di più di cautela“: lo ha detto Peter Marks, direttore del Center for Biologics Evaluation and Research dell’agenzia americana Food and Drug Administration (Fda), invocando una sospensione negli Stati Uniti delle inoculazioni con il prodotto di Johnson&Johnson. Le sua dichiarazioni sono state rilanciate oggi dal sito del ‘New York Times’.

All’origine della richiesta, riferisce il quotidiano, ci sarebbero sei casi di coagulazioni di sangue un paio di settimane dopo la vaccinazione. Problemi e disturbi sarebbero stati riscontrati in donne di età compresa tra i 18 e i 48 anniUna di loro è poi deceduta, ricostruisce il New York Times, mentre una seconda è stata ricoverata in condizioni gravi.

Finora, secondo dati dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), sono circa sette milioni gli americani che hanno ricevuto il vaccino di Johnson&Johnson. In una nota, con le dichiarazioni di Marks insieme con quelle di Anne Schuchat, vicedirettrice dei Cdc, si evidenzia che “a oggi gli eventi avversi sembrano essere estremamente rari”.

JOHNSON&JOHNSON RIMANDA LA DISTRIBUZIONE DEL SIERO IN EUROPA

Johnson&Johnson ha deciso di rimandare la distribuzione del proprio vaccino nel vecchio continente alla luce della sospensione negli Stati Uniti, dopo i 6 casi di trombosi segnalati in donne che avevano ricevuto il siero. “Abbiamo esaminato questi casi con le autorità sanitarie europee. Abbiamo deciso di ritardare in modo proattivo il lancio del nostro vaccino in Europa. Le autorità sanitarie consigliano alle persone che hanno ricevuto in Usa il nostro vaccino e sviluppano forti mal di testa, dolore addominale, dolore alle gambe o mancanza di respiro entro tre settimane dalla vaccinazione di contattare il proprio medico”, dice in una J&J.

“La sicurezza e il benessere delle persone che utilizzano i nostri prodotti è la nostra priorità numero uno. Siamo a conoscenza di una malattia estremamente rara che coinvolge persone con coaguli di sangue in combinazione con piastrine basse in un piccolo numero di individui che hanno ricevuto il nostro vaccino covid-19″, prosegue il comunicato. “I centri statunitensi per il controllo delle malattie e la food and drug administration stanno esaminando i dati che coinvolgono sei casi segnalati su oltre 6,8 milioni di dosi somministrate. Per un eccesso di cautela, il cdc e la fda hanno raccomandato una pausa nell’uso del nostro vaccino”, conclude la nota.

SPERANZA INCONTRA AIFA: “VALUTEREMO MA È UN VACCINO IMPORTANTE”

Il ministero della Salute ha convocato immediatamente una riunione con l’Aifa per fare il punto sul vaccino Johnson & Johnson, dopo la notizia della sospensione precauzionale negli Stati Uniti per alcuni rarissimi effetti collaterali gravi. All’incontro hanno partecipato il ministro della Salute, Roberto Speranzae i vertici dell’agenzia del farmacoLo scorso 12 marzo l’Aifa aveva approvato il vaccino Johnson & Johnson per l’Italia, per tutte le persone al di sopra dei 18 anni, e proprio oggi sono arrivate nel nostro Paese le prime 184.000 dosi di vaccino.

“C’è stata una scelta nelle ore immediatamente successive al pronunciamento dell’agenzia regolatoria statunitense da parte della stessa azienda: proprio Johnson&Johnson ha scelto infatti di rinviare per un tempo limitato l’immissione in commercio in tutti i paesi europei di questo vaccino. È un vaccino importante, aveva ed ha una caratteristica che per noi ha un particolare significato: riesce cioè ad immunizzare con una sola dose invece di due. È chiaro che rispetto alla scelta fatta dagli Stati Uniti, l’azienda ha scelto di non immettere sul mercato immediatamente il proprio vaccino in Europa e di fare prima i controlli sui dati americani”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, durante la registrazione della trasmissione televisiva ‘Porta a Porta’ che andrà in onda questa sera alle 23.30 circa.
“Oggi pomeriggio abbiamo fatto una riunione insieme ai nostri scienziati, con l’agenzia del farmaco italiana. Siamo in collegamento con l’agenzia europea e valuteremo nei prossimi giorni, appena Ema e gli americani ci daranno notizie più formali, quindi più definitive, quale sarà la strada migliore da intraprendere. Ma penso che anche questo vaccino dovrà essere utilizzato, perché è un vaccino importante”, ha aggiunto Speranza.

La scelta statunitense è una scelta precauzionalecosì come quella di Johnson&Johnson di non immettere immediatamente in commercio in Europa il proprio siero. Il nostro auspicio è di poter presto sciogliere questi nodi e usare anche questo vaccino, che sarebbe il quarto e che a noi serve particolarmente”, ha concluso.

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Agenzia DiRE  www.dire.it

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