M5s e Rousseau, “punto di non ritorno”: “Saldare debiti o percorsi diversi”.

di Federico Sorrentino

L’associazione Rousseau torna ad accusare il M5s di “non onorare gli impegni” e fissa la data del 22 aprile per “eliminare l’ambiguità”.

“Come Associazione Rousseau siamo costretti, a causa dell’enorme ammontare di debiti, a definire una data ultima: il 22 aprile 2021. Qualora i rapporti pendenti non verranno definiti entro questa data, saremo costretti a immaginare per Rousseau un percorso diverso, lontano da chi non rispetta gli accordi e vicino, invece, a chi vuole creare un impatto positivo sul mondo”. E’ quanto si legge in un post pubblicato sul Blog delle stelle.

“Da gennaio 2020- si legge ancora nel post- il MoVimento, attraverso alcuni dei suoi portavoce, ha iniziato a non onorare gli accordi in relazione alle attività erogate dall’associazione Rousseau omettendo di mettere in atto qualsivoglia presidio funzionale a garantire il rispetto delle regole e degli impegni presi, sebbene ciò abbia sempre rappresentato, nel pensiero dei fondatori del MoVimento, il tratto distintivo del percorso politico che si intendeva intraprendere. Oggi la situazione è giunta al punto di non ritorno ed è necessario fare chiarezza”.

“Oggi- prosegue l’associazione Rousseau- personalità importanti stanno decidendo se iscriversi o meno al MoVimento per dare il proprio contributo. Ci auguriamo che chiunque in futuro verrà scelto per guidare il MoVimento saprà rappresentare a pieno il rispetto delle regole e degli impegni presi, assumendo i principi, che abbiamo riassunto nel Manifesto ControVento, e i valori che Gianroberto riteneva elementi inscindibili, identitari e di credibilità del MoVimento da lui fondato. Principi e valori che oggi trovano la loro massima espressione nell’architettura della partecipazione di Rousseau da lui fortemente voluta e alla quale abbiamo dedicato, e continueremo a farlo, il nostro massimo impegno affinché eserciti sempre la funzione fondamentale di spazio decisionale per i cittadini attivi”.

“Dopo 15 mesi- prosegue- è arrivato il tempo di prendere decisioni definitive. È arrivato il tempo di eliminare ambiguità, rinvii e mancate scelte. Per noi il 22 aprile sarà, comunque vada, un nuovo inizio, trasparente, deciso e leale e, soprattutto, insieme a chi dimostrerà di essere tale”.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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