Ancora una volta ci troviamo a dover rispondere al consigliere Fioramonti anche se, in una situazione del genere, ne avremmo fatto volentieri a meno. Purtroppo però la narrazione fatta dall’ex grillino sull’andamento della pandemia in città merita alcune precisazioni.
Da oggi l’intera Provincia di Frosinone è in zona rossa; tutti e 91 i Comuni, non solo Anagni.
Sembrerà pleonastico ripeterlo ma a quanto pare il “primo della classe” sembra essere duro di comprendonio.
Questa zona rossa è stata istituita per provare ad arginare il contagio che, in alcuni Comuni ciociari, ha raggiunto numeri assai preoccupanti.
Per nostra fortuna ad Anagni la situazione è – nel complesso – sotto controllo e si sono registrati solo limitati aumenti di contagi ascrivibili però alla tendenza più generale dell’intero territorio ciociaro.
Abbiamo visto infatti che nelle scorse settimane provvedimenti restrittivi da zona rossa sono stati applicati a singoli Comuni prima di essere estesi all’interno territorio provinciale.
I dati della nostra città non debbono indurre nessuno ad abbassare la guardia ed è proprio nell’ottica di mantenere basso l’indice del contagio che l’Amministrazione, ancor prima della Regione Lazio, ha adottato provvedimenti più stringenti, come la chiusura delle scuole e il divieto di assembramento nei luoghi più frequentati della città.
Situazioni come quella che stiamo vivendo avrebbero imposto quantomeno uno spirito di collaborazione tra maggioranza ed opposizioni in città. Se alcune forze di minoranza hanno dimostrato maturità politica ed anche senso civico sotterrando, almeno per il momento, l’ascia di guerra in favore di un dialogo più aperto e collaborativo, mettendosi a disposizione della comunità, Fernando Fioramonti ha fiutato il momento propizio per prendersi, secondo lui, tutta la scena.
Ed allora il consigliere di “CittàTrePuntoZero” ha rispolverato il vestito buono da sciacallo professionista provando ad addossare la colpa della zona rossa di tutta la Provincia solo  all’Amministrazione Comunale di Anagni ed a quei bar e ristoranti, che nel periodo più buio dell’economia nazionale, hanno provato a resistere nel rispetto delle regole.
Ma a quanto pare per Fioramonti è molto più facile addossare colpe – addirittura ad intere categorie economiche – che trovare soluzioni.
Probabilmente Fioramonti, a corto di idee e di proposte, è tornato a rispolverare un vecchio dogma del suo ex mentore Grillo, la decrescita felice.
Ma gli sfugge che la decrescita che stiamo vivendo è tutt’altro che felice. Tanto vale, per lui, prendersela con chi, coraggiosamente, tenta di sopravvivere di fronte alla crisi.
Fioramonti dice tutto e il contrario di tutto, cita Sant’Agostino, copia e incolla frasi in latino, tutto questo per provare a dare la colpa all’amministrazione comunale. Dimentica però che Sant’Agostino diceva che l’uomo è ciò che ama, e se Fioramonti ama l’egocentrismo, la spocchia, la polemica , la menzogna, Fioramonti è egocentrismo, è spocchia, è polemica è menzogna.
LE FORZE DI MAGGIORANZA