Senhit da Bologna all’Eurovision: “Intanto eccovi cinque motivi per guardare Sanremo”.

di Federica Mingarelli

La cantante emiliana porterà alla semifinale del festival internazionale la sua esibizione, creata con l’aiuto del direttore artistico e creativo Luca Tommassini

BOLOGNA – “La mia dimensione è il live, l’intrattenimento dal vivo, dove io mi diverto e riesco a trascinare con me anche il pubblico”. Non è certo il periodo migliore per assecondare la sua indole di showgirl, ma la cantante bolognese Senhit non ha perso la sua contagiosa positività, ed è riuscita a sfruttare al meglio il blackout artistico imposto dalla pandemia. In particolare, quest’anno le è servito per preparare al meglio l’esibizione per la semifinale dell’Eurovision Song Contest 2021, che si terrà a Rotterdam il 20 maggio prossimo, e alla quale lei parteciperà in rappresentanza di San Marino. Proprio oggi, infatti, la direzione del festival musicale ha confermato le esibizioni degli artisti nonché la presenza del pubblico in sala, seppure distanziato ed in numero esiguo rispetto alla capienza: “Spero che questo evento crei l’effetto domino per ripartire con la musica live” commenta l’artista.

“Tutto è cominciato dieci anni fa: l’Italia aveva smesso ormai da anni di prendere parte alla kermesse- racconta Senhit alla Dire- così io fui scelta dall’allora direttrice della Radiotelevisione della Repubblica di San Marino, Carmen La Sorella, generando per altro un’insurrezione tra i cittadini che non si sentivano rappresentati da un’italiana”. Le cose, oggi, sono però cambiate radicalmente: “All’inizio mi seccava non andare per l’Italia- spiega la cantante- ma ora mi trovo molto bene e quest’anno è stata la stessa Repubblica a scegliere me come rappresentante”. All’Eurovision, infatti, si arriva o per scelta di una nazione oppure vincendo il Festival di Sanremo, “e io non avevo voglia di farlo- spiega Senhit-. Non è assolutamente per una questione di reticenza, è solo che il mio progetto è sempre stato internazionale: la mia idea era quella di esprimermi fuori per poi tornare a casa. Anche per questo ho scelto come etichetta la Panini che è sì italiana, ma ha molte sedi all’estero”.

A parte alcune rare eccezioni, infatti, l’artista bolognese ha sempre cantato in inglese e così continuerà a fare durante questo ‘Freaky Tour‘, una sorta di viaggio virtuale cominciato a luglio 2020, che fino a giugno prossimo porterà i fan di Senhit a conoscere il suo mondo accompagnandola verso l’Eurovision. Il primo giorno di ogni mese, sul suo canale Youtube e su InstagramFacebook Twitter, esce un nuovo videoclip con una cover riarrangiata in versione “freaky” Il tutto è stato ideato e realizzato con la direzione artistica e creativa di un ballerino e coreografo di fama internazionale come Luca Tommassini: “Luca è riuscito a capire che il mio elemento è il live- racconta la cantante alla ‘Dire’- con lui non esiste la parola ‘impossibile’”.

Quest’anno la pandemia di coronavirus ha trasformato la cosiddetta ‘campagna elettorale’ dell’Eurovision, che prima consisteva nell’esibirsi dal vivo in giro per l’Europa per ‘convincere’ gli altri stati a votare. Ora è il tour è esclusivamente virtuale, anche se Senhit spera che la situazione migliori in fretta e si possa tornare ai live: “Caratterialmente questa situazione mi ha annichilita– spiega-. Ieri ho guardato la prima serata del Festival di Sanremo e devo dire che da spettatrice non mi ha pesato l’assenza del pubblico, mi chiedo però cos’abbiano provato gli artisti ad esibirsi davanti alla platea vuota, senza quello scambio con il pubblico che è per me vitale”. A proposito della kermesse sanremese, Senhit ha fornito all’agenzia Dire cinque motivi per non perdere neanche una puntata.

1 – “Il Festival e praticamente l’unica vetrina canora rimasta, dopo la scomparsa di tante kermesse come ad esempio il Festivalbar, ed è anche un ‘signor concorso’ sul piano della qualità”.

2 – “Questa edizione in particolare ha un po’ svecchiato il cliché del cantante sanremese, portando in gara artisti della scena indie italiana e lasciando un po’ indietro i dinosauri, quindi è un’occasione per avvicinarsi a questo mondo più moderno”.

3 – “Sanremo è sempre un’ottima possibilità per conoscere cantanti nuovi: è sempre bello essere curiosi”

4 – “Il festival rappresenta un momento di leggerezza in un periodo storico molto buio. Per altro leggerezza ma non superficialità, visto che Amadeus ha chiamato sul palco l’infermiera-simbolo della battaglia al Covid, mostrando la giusta consapevolezza anche delle potenzialità di Sanremo come veicolo di informazioni”.

5 – “Ho un debole per Fiorello fin da quanto, più di vent’anni fa, mi fece da pigmalione in una delle mie prime apparizioni televisive nel suo programma Karaoke. Chissà se poi ha mai saputo della mia carriera musicale”.

I concorrenti preferiti di Senhit al momento sono Arisa, i Maneskin e il duo Michielin-Fedez.

La cantante bolognese, di origine eritrea, racconta alla Dire di non aver mai dato peso ai bullismi e di non aver mai risposto alle provocazioni sul colore della sua pelle: “Mi ritengo una negretta fortunata- dice con autorionia-. Tutto dipende sempre da come prendi le cose nella vita, e io, citando l’amico Lorenzo Jovanotti, rispondo all’odio con l’allegria”.

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Agenzia DiRE  www.dire.it

 

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