Rotondi, qualità dell’aria migliorata a Frosinone.

Sul tema dei provvedimenti adottati dall’amministrazione comunale per il risanamento della qualità dell’aria è intervenuta Maria Rosaria Rotondi, presidente della commissione ambiente del Comune capoluogo.

“La questione ambientale – ha dichiarato – deve essere considerata una priorità da parte di ognuno di noi, perché tutti possiamo contribuire a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. Per questo motivo, la lotta contro l’inquinamento deve vederci tutti uniti, superando gli ideologismi politici e il vecchio concetto di ambientalismo. In gioco, infatti, è il diritto stesso alla salute. In funzione della salvaguardia di questo diritto, l’amministrazione ha adottato provvedimenti per orientare, in senso virtuoso e sostenibile, i comportamenti che hanno effettive ricadute sull’ecosistema in cui tutti viviamo. Il tutto, tenendo conto, ovviamente del particolare contesto – dominato purtroppo, ancora, dall’emergenza sanitaria – che stiamo vivendo.

Rispetto agli anni passati, l’amministrazione attualmente non ha emanato le restrizioni al traffico veicolare tramite le “domeniche ecologiche”, per un motivo ben preciso. Il piano di risanamento regionale, infatti, prevede che siano i comuni a decidere, in modo discrezionale, rispetto alla possibilità di attuare i blocchi della circolazione. In ragione del permanere delle misure imposte dai decreti del Governo per contenere la diffusione del virus sono già, di fatto, in vigore limitazioni alla circolazione, in particolar modo nel fine settimana, con l’istituzione della zona rossa. L’amministrazione Ottaviani ha quindi ritenuto di non emanare un provvedimento che apparirebbe superfluo e pleonastico considerando le disposizioni già vigenti, che pongono già ampie restrizioni alla circolazione.

L’amministrazione Ottaviani – ha proseguito – è, da sempre, in prima linea nella difesa dell’ecosistema, perché il miglioramento dell’ambiente in cui viviamo coincide con il miglioramento della qualità della vita. A riprova di ciò, basterebbe citare i diversi interventi intrapresi negli ultimi anni, che hanno permesso al capoluogo di registrare un importante miglioramento, con la riduzione del 20% dei livelli di emissione. I traguardi raggiunti in tal senso non sono avvenuti per mera casualità, ma sono il frutto di una serie di scelte precise: è un grande risultato per l’amministrazione comunale ma soprattutto una vittoria per gli sforzi e la sensibilità dell’intera cittadinanza. Si pensi al trasferimento del deposito Cotral, dallo Scalo a piazza Pertini, dopo mezzo secolo di permanenza di fronte alla stazione, o alla flotta del trasporto pubblico locale, che oggi comprende tutti autobus a basso impatto ambientale. Parte dei proventi delle risorse provenienti da danno ambientale saranno inoltre destinati al progetto generale di Mobilità sostenibile. Senza contare, appunto, la discussione e l’adozione del Pums (Piano urbano Mobilità Sostenibile), la prossima realizzazione di un sistema di piste ciclabili e i tanti controlli disposti sugli impianti di riscaldamento civili e industriali. Gli impianti termici, infatti, incidono per percentuali intorno al 40% sul livello di emissioni in atmosfera. C’è poi il progetto redatto dall’ufficio ambiente dal titolo “Folium – Urban forestry” che prevede la messa a dimora e la cura di nuovi alberi sul territorio comunale, al fine di creare un sistema integrato unico di verde urbano territoriale tale da avere un effetto sinergico nel rimuovere notevoli quantità di inquinanti e contribuire a ridurre l’anidride carbonica. Non dimentichiamo, poi, gli interventi di efficientamento energetico della sede comunale di piazza VI dicembre, degli istituti scolastici ex “Ricciotti” e “Giovanni XXIII”, che incrementeranno la sostenibilità energetica e ambientale degli edifici, diminuendo le spese dei costi di gestione. L’attenzione alle tematiche ambientali è sempre altissima, dunque. Numerosi amministratori, infine, hanno espresso parere negativo sulla ipotesi della collocazione del biodigestore nel nostro territorio: non certo pregiudizialmente, ma perché comporterebbe l’accentuazione generale dell’inquinamento atmosferico, al netto degli odori sgradevoli espandibili in un contesto notevolmente antropizzato”.

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