COOPERAZIONE. DAL 25 NOVEMBRE ‘CODEWAY’, CON FIERA ROMA EXPO PER CO-SVILUPPO.

TRE GIORNI TUTTI ONLINE PER MONDO POST-PANDEMIA (DIRE) Roma, 21 nov. Tre giorni di lavori, online, per parlare di cooperazione allo sviluppo ai tempi della pandemia, nell’ottica di creare nuovi modi di fare business e nuove reti di comunicazione tra mondo profit e non profit. E’ il cuore di Codeway – Cooperation and Development Expo, ideato e organizzato da Fiera Roma, che si terra’ tra il 25 e il 27 novembre. L’edizione 2020 della manifestazione sara’, a causa dell’emergenza sanitaria globale, un weblab esclusivamente online, ad accesso gratuito, previa registrazione sul portale. “Codeway – spiega Pietro Piccinetti, amministratore unico e direttore generale di Fiera Roma – vuole essere uno strumento messo a disposizione di tutti gli attori della cooperazione, pubblici e privati, un luogo – speriamo il prima possibile anche fisico – in cui far incontrare e allargare questa gia’ ampia comunita’”. Piccinetti aggiunge: “Codeway e’ un percorso che nelle nostre intenzioni non inizia e si esaurisce con l’evento, ma diventa, tramite la piattaforma digitale realizzata ad hoc, un luogo aperto tutto l’anno, dove dare spazio ai progetti di cooperazione territoriale e internazionale promossi da istituzioni, ong, associazioni di categoria e imprese”. I tre giorni di lavori, coordinati dai curatori scientifici della manifestazione Wladimiro Boccali e Massimo Zaurrini, si articolano su macro temi portanti del dibattito cooperazione. Il 25 novembre alle ore 10.30 la manifestazione si apre con la conferenza ‘Quale cooperazione nel post Covid’: i principali protagonisti istituzionali del settore – tra cui la viceministra degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, Emanuela Del Re – si confrontano sulla necessita’ di ripensare il concetto stesso di cooperazione internazionale, affinche’ questa non venga schiacciata e annullata dalle chiusure che il periodo di ricostruzione economico-sociale successivo alla pandemia inevitabilmente rischia di portare con se’.

Il 26 novembre dalle ore 10, nella conferenza ‘Citta’ sostenibili nel dopo pandemia’ si affronta il tema della sostenibilita’ dei centri urbani globali, tornato prepotentemente al centro dell’attenzione dei decisori politici in seguito alla diffusione del Covid-19. Ci si interroga sulla necessita’ di rivedere i modelli di urbanizzazione tanto nel nord quanto nel sud del mondo e trovare soluzioni nuove a sfide antiche come l’uguaglianza sociale, i trasporti, l’inquinamento, la progettazione degli spazi urbani. Dalle 14.30 il tema diventa invece ‘Cambiamenti climatici in Africa’. È infatti su questo che si giocano innanzitutto crescita e sviluppo del continente africano nel prossimo futuro, dal momento che e’ proprio qui, nonostante le emissioni inquinanti globali siano solo il 4 per cento del totale, che gli effetti delle variazioni dei modelli climatici sono maggiori. Il 27 novembre, dalle ore 10, si discute di ‘Agribusiness’, alla luce del crollo dei prezzi delle materie prime, causata dalla frenata nella produzione e nei consumi globali unita alla crisi tra i Paesi produttori di petrolio. ‘Sanita” e’ invece il tema della conferenza pomeridiana, dalle ore 14.30: si dialoga su come l’emergenza Covid-19 abbia reso evidente l’insostenibilita’ di alcuni aspetti della globalizzazione e la necessita’, da un lato, di accorciare e diversificare le filiere del settore sanitario, dall’altro, di mettere a punto una piu’ efficace gestione coordinata e globale di una minaccia sanitaria globale. L’interrogativo di fondo e’ se sara’ possibile affrontare la pandemia contando su un’alleanza tra settore profit e no profit.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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