SANITA’. LAZIO, CGIL CISL UIL: ASSUNZIONI, SICUREZZA E CONTRATTI.

IL 16 NOVEMBRE PRESIDIO SOTTO LA REGIONE LAZIO PER SOSTENERE IL SSR (DIRE) Roma, 8 nov. – “Il sistema sanitario regionale rischia di non riuscire a tenere sotto controllo l’emergenza, servono azioni straordinarie. Per sostenere i servizi e il grande impegno che tutti gli operatori stanno mostrando, assunzioni, sicurezza e contratti sono le priorita’”, cosi’ i segretari generali Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini – segretari generali di Fp Cgil Roma e Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma e Lazio – lanciano la mobilitazione per evitare che “ospedali e aziende sanitarie, primo argine contro la pandemia, entrino a loro volta in stato d’emergenza”. E annunciano per il 16 novembre prossimo un presidio sotto la Regione Lazio, nell’ambito della mobilitazione nazionale per la sanita’. “Iniziativa che si terra’ nel rigoroso rispetto delle norme e dei protocolli anti Covid, necessario per richiamare con forza le istituzioni a intervenire in via straordinaria e complessiva sul sistema”. “Non e’ sufficiente che nel Lazio la maggior parte delle assunzioni finora fatte sia a tempo indeterminato, servono ancora sforzi straordinari per assumere 1000 medici, almeno altri 2.500 infermieri e 3.500 operatori socio sanitari, oltre a tutti i profili tecnici, sanitari e amministrativi che sono sotto organico. Sul versante infermieristico va detto che il numero delle assunzioni deve essere incrementato alla luce delle aperture delle RSA, che porteranno ad un fabbisogno di ulteriori 1000 unita’. Il sistema va sostenuto per fronteggiare i prossimi mesi, con l’epidemia in corso e la concomitanza con la stagione influenzale: aspettiamo che al percorso condiviso oggi con la Regione seguano presto azioni concrete. Con assunzioni e interventi per la sicurezza si puo’ e deve arginare il rischio di aumento dei contagi tra gli operatori sanitari. Piu’ di mille sono i lavoratori positivi nelle strutture: su questo abbiamo ottenuto l’impegno ad effettuare tamponi ogni 15 giorni a tutto il personale del SSR, sia pubblico che privato, e abbiamo chiesto di estendere la prevenzione a tutto il personale, anche non sanitario, come ad esempio i servizi pulizia o ristorazione, che opera negli ospedali. Attenzione poi a evitare che si arrivi a dotazioni insufficienti di Dpi e a colmare le carenze di formazione specifica sulla sicurezza”, spiegano i segretari generali di Fp Cgil Roma Lazio, Cisl Fp Lazio e Uil Fpl Roma Lazio.

Agenzia DiRE  www.dire.it

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