Abbiamo scritto al Ministro della Salute Roberto Speranza, al Presidente della  Regione Lazio Nicola Zingaretti, all’Assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato ed al Direttore Generale della ASL Frosinone Pierpaola D’Alessandro specificandogli, come potete vedere anche dal testo della lettera, che il tempo delle prese in giro sull’Ospedale di Anagni è ormai finito.

Il nostro non è un capriccio politico ma il bisogno e la dignità di un intero territorio depauperato negli anni dei servizi essenziali.

Ci mobiliteremo assieme al popolo, alle associazioni, a tutte le forze politiche, pronti ad intraprendere qualunque azione perché, l’ho detto, il tempo della diplomazia è finito.

Abbiamo inviato contestualmente questa lettera a tutti i parlamentari ed i consiglieri regionali eletti nella nostra Provincia, indipendentemente dal colore politico, e vedremo quanti di loro avranno la volontà di controfirmarla e sostenere Anagni e l’area nord nella giusta battaglia in difesa del diritto alla salute.

OGGETTO: Ex Ospedale civile di Anagni 

La  crescita esponenziale dei casi positivi di Covid-19 sul territorio nazionale non ha risparmiato la Provincia di Frosinone e, pertanto, non è più procrastinabile riconsiderare la possibilità di usufruire degli spazi individuati a suo tempo presso l’ex Ospedale civile di Anagni come drive Covid e, contestualmente, a dotare nuovamente la struttura di funzionalità e servizi essenziali per la sanità territoriale.

La posizione geografica baricentrica rispetto all’area nord della Provincia di Frosinone, la possibilità di sfruttare spazi ad oggi non utilizzati ma comunque funzionanti, come la ex sala “Terapia Intensiva” e due sale operatorie, lo scarico di lavoro e quindi l’efficientamento del servizio per gli ospedali di Frosinone ed Alatri, sono tra i fattori da tenere presenti e che spingono per la soluzione sopra espressa. Assieme ai sindaci del coordinamento per la sanità dell’area nord della Ciociaria abbiamo più volte scritto a tutti i Direttori Generali pro-tempore della ASL di Frosinone che si sono succeduti nel tempo, ricevendo dagli stessi “a parole” ampie rassicurazioni, ma di fatto nessun atto concreto. In particolare con la dott.ssa Magrini abbiamo tentato di attuare i programmi di miglioramento della struttura di Anagni progettati con il DG Lorusso ma purtroppo, ad oggi, neanche quei servizi che ci erano stati garantiti nell’immediato hanno avuto soluzione.

Questo mentre la situazione sanitaria della nostra Provincia si fa drammatica e l’attuale sistema sanitario, strutturato sui grandi ospedali territoriali e non sulla capillarità delle strutture, non è più in grado già ora di reggere l’urto della pandemia, nonché le necessità sanitarie ordinarie già gravemente compromesse in termini di efficienza e prontezza.

È oggettivamente inconfutabile la considerazione che un bacino d’utenza di circa 80.000 cittadini  non possa restare privo di servizi sanitari essenziali, a maggior ragione in questa fase d’emergenza.

Considerato che sono in arrivo i fondi europei del Recovery Fund e che la Regione Lazio è uscita dalla fase di commissariamento per la sanità, sussistono tutte le condizioni necessarie al potenziamento dei servizi sanitari territoriali e, dunque, anche dell’Ospedale di Anagni senza ulteriori rinvii.

Quelle contro il Covid ed in difesa del diritto alla salute sono battaglie comuni, dove campanilismi e scelte politiche vengono meno di fronte a questioni che coinvolgono l’intero territorio nazionale. Si chiede con forza di considerare le proposte di cui sopra senza ulteriori indugi che mi costringerebbero, mio malgrado ma insieme a tutti i rappresentanti politico-istituzionali, del mondo associativo, delle associazioni di categoria e singoli cittadini, ad avviare ogni e più opportuna azione nei confronti delle SS.VV., ivi comprese iniziative per interessare l’autorità giudiziaria contabile, amministrativa e penale.

Distinti saluti.

 

Il Sindaco di Anagni 

Avv. Daniele Natalia