LAVORO. PIU’ DI LEGISLAZIONE CONTA CONTRATTAZIONE INNOVATIVA.

LAVORO. GOTTARDI: PIU’ DI LEGISLAZIONE CONTA CONTRATTAZIONE INNOVATIVA

                                               Donata Gottardi

Andrea Cafà

Roma – “Un sistema che vuole puntare non solo alla quantita’ ma anche alla qualita’, e tenersi al passo con l’innovazione, ha bisogno di una contrattazione innovativa e di qualita’, che immagini una disciplina articolata sulle competenze”. Lo sottolinea Donata Gottardi, ordinario di diritto del Lavoro della Universita’ di Verona, intervenendo al webinar ‘Le nuove relazioni industriali nella trasformazione dei modelli organizzativiáe l’importanza della formazione per l’efficienza del mercato del lavoro’ promosso da Cifa e Fonarcom.
Per la professoressa bisogna quindi “basarsi sulle competenze e non sul tempo dedicato alle mansioni, questa e’ la sfida innovativa e significa essere al passo con il mondo del lavoro. Anche per i giuristi. La spinta vera- continua- non viene dallo smart working, ma il lavoro a distanza, in questo caso emergenziale, ha fatto in modo che si creasse un salto di paradigma, anche nella distinzione tra lavoro autonomo e subordinato e su cosa e’ lo ‘smart’, ora regolato non su quello che e’ avvenuto in primavera”.
Per Gottardi allora si potra’ “agire sul fronte delle “disposizioni legislative, ma conta moltissimo la contrattazione collettiva, che prende in mano la situazione concreta”.
Insomma, e’ la conclusione, “il tema del lavoro e’ centrale nelle relazioni sindacali aperte all’innovazione e non impegnate nella replicazione dei modelli”.
LAVORO. DONADIO: PORTARE INNOVAZIONE NELLE PMI PER RENDERLE MENO FRAGILI
 Il digitale e piu’ in generale le nuove tecnologie “stanno stressando le forme organizzative tradizionali. Nelle grandi imprese si stanno gia’ sperimentando queste coste, bisogna portare queste esperienze nelle piccole e medie imprese”. Lo sottolinea Alessandro Donadio, Hr Innovation Leader, intervenendo al webinar su ‘Nuove relazioni industriali nella trasformazione dei modelli organizzativi’, promosso da Cifa e Fonarcom nei giorni del Festival del Lavoro 2020.
“Quest’anno- osserva parlando della pandemia- un fattore esogeno ha messo in crisi le piccole e medie imprese nella loro continuita’, il digitale ha ammortizzato l’impatto, consentendo loro la continuita’ della attivita’”. Quindi per Donadio c’e’ una “doppia necessita’ di aiutare le imprese ad acquisire formule organizzative diverse, perche’ cosi’, da un lato, si diventa piu’ competitivi e, dall’altro, si diventa anti fragili”. Il nodo e’ quello delle “competenze” e della “capacita’ di usare le tecnologie”. La ricetta indicata e’ quella di “un grande patto tra chi ha le competenze e puo’ avvicinare le imprese e le imprese stesse, per elevare la maturita’ digitale dei lavatori e rendere le organizzazioni maggiormente digitali e adattive”. Se quindi “le grandi imprese sono dei laboratori”, da loro si possono trasferire le esperienze alle piccole aziende.
LAVORO. CAFA’ (CIFA): FORMAZIONE E WELFARE, NUOVO MODELLO E’ VINCENTE
“Ci siamo detti: dobbiamo fare evolvere la Contrattazione collettiva, creare un nuovo modello di relazioni industriali”. Andrea Cafa’, presidente di Cifa e Fonarcom, intervenendo al webinar su ‘Nuove relazioni industriali nella trasformazione dei modelli organizzativi’, nei giorni del Festival del Lavoro 2020 ricorda come e’ nata l’idea di un nuovo modello di contrattazione. La sintesi e’ “la personaáal centro” con un’idea di “imprese e lavoratori non in conflitto”, i due “pilastri fondamentali sono la formazione continua e il welfare, perche’- sottolinea Cafa’- nessuno puo’ crescere da solo e nessuno puo’ crescere a discapito di altri. Questo modello si e’ dimostrato vincente e ora viene utilizzato dagli imprenditori illuminati”.
Venendo ai prossimi progetti, il presidente di Cifa e Fonarcom
spiega che e’ in fase di preparazione un “corso di formazione
sulla contrattazione aziendale di qualita’, ma aggiungiamo anche
sui nuovi modelli organizzativi”.
Agenzia DiRE  www.dire.it
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