“L’ondata di maltempo che ha investito Roma negli ultimi giorni ha lasciato dietro di sé una scia incalcolabile di danni legati alla caduta di rami ed interi alberi nelle strade e nelle aree verdi, costringendo i Vigili del Fuoco ad oltre 60 interventi e riportando alla luce il problema mai risolto del verde pubblico capitolino. Lo scorso 23 settembre è stato annunciato l’accordo triennale da 48 milioni per la cura del verde pubblico orizzontale nella Capitale, con cui si affida la manutenzione dei parchi pubblici e del verde urbano ai privati e quella delle ville storiche e dei parchi di pregio al Servizio Giardini del Comune. L’accordo, che arriva a pochi mesi dalla fine del mandato, è fondamentale visto il disastroso stato in cui versa il verde romano ed è stato annunciato con toni di giubilo dalla Sindaca Raggi che lo ha definito la sua “risposta a mafia capitale”, addossando come al solito la responsabilità del ritardo cronico che caratterizza questa Giunta alla situazione lasciata da quelle precedenti. Viene da chiedersi fino ad ora come venisse gestita la manutenzione del verde pubblico visto lo stato d’abbandono in cui si trovano i parchi e le aree verdi capitoline. Servivano 3 anni e mezzo per occuparsi di una questione fondamentale per il decoro e la sicurezza di Roma? E soprattutto qual è la responsabilità di un Sindaco se non quella di individuare immediate soluzioni ai problemi della città che governa subito dopo il suo insediamento, come promesso ai cittadini? Questo tentativo della Giunta Raggi di occuparsi solo a ridosso delle elezioni dei problemi che fino ad ora erano stati ignorati ci ricorda pericolosamente i metodi della prima Repubblica”. CosìErmenegildo Rossi, Segretario UGL di Roma e Provincia,che continua: “Ora attendiamo l’affidamento della gara europea per la manutenzione e la potatura degli alberi, altro intervento annunciato ma che ancora non vede la luce, e nel frattempo continuiamo ad assistere alle già citate e tristemente note cadute di rami e alberi che ad ogni temporale mettono in pericolo i Cittadini romani. Il verde pubblico è l’emblema della lentezza burocratica della Giunta Raggi che agisce in ritardo e scarica le responsabilità su chi c’era prima, ma a farne le spese, come sempre, sono i Romani”.
Progetto Mattei, Aodi: “Occorre lavorare sul doppio fronte, per fermare immigrazione irregolare e per favorire quella qualificata, in un ponte sempre più solido con Medioriente e Africa”.
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